Vittorio Di Gangi (segretario provinciale PD): “Da Dipietro solo diffamazione e mezze verità”

Vittorio Di Gangi
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Tutti abbiamo l’interesse a ridurre le tariffe dell’acqua ma non possiamo ingannare i cittadini con delle informazioni errate. A tal proposito voglio rassicurare il Presidente dell’ATI che non sono affatto disinformato e che il Partito Democratico qualche conto, oltre che qualche ragionamento contabile e qualche proposta politica,è in grado di farlo”. E’ quanto afferma in una nota il segretario provinciale del PD Vittorio Di Gangi.

La nota dell’Anea a cui fa riferimento il presidente dell’ATI riportai seguenti elementi:

 Rispetto alle tariffe vigenti nel 2019, si ha una riduzione nel 2020 del 2,9%, nel 2021 del 5%, nel 2022 del 4,3% e del 4,4% nel 2023. Nella tabella vengono indicate anche le variazioni percentuali annuali, ossia rispetto all’anno precedente:

  2020 2021 2022 2023
Teta rispetto al 2019 0,971 0,950 0,957 0,956
Variazione annuale -2,90% -2,16% 0,74% -0,10%

Nel biennio 2020/21 si ha una riduzione complessiva del -5,06%, mentre nel quadriennio 2020- 2023 del -4,42%. Vale a dire che nel quadriennio 2020-2023 una famiglia risparmierebbe poco più di 4 euro all’anno ogni 100euro dell’attuale tariffa e non 12 come vuol far credere il Sindaco Dipietro”. Continua nella sua disamina il segretario Di Gangi.

Spalmare in altri anni i lavori proposti nel triennio non significa ridurre i costi, significa soltanto spostare in avanti la spesa, vale a dire quello che non paghi oggi lo paghi domani. In altri termini oggi assisteremmo ad una riduzione della tariffa e fra qualche anno dovremmo necessariamente, ad invarianza di spesa, assistere ad un aumento.E quanto affermato non è quanto indicato nella nota dell’Anea che infatti scrive: “per garantire l’equilibrio economico/finanziario: – Nell’intero periodo di affidamento (fino al 2034), gli interventi programmati al lordo dei contributi passano da 213 milioni di euro a 169 milioni (134 milioni al netto dei contributi); – Nei primi quattro anni (2020-2023) gli interventi programmati al lordo dei contributi risultano essere 43 milioni di euro (19 milioni al netto dei contributi), contro i 61 milioni iniziali”. In altri termini si possono ridurre le tariffe (-4,42%) se si riducono drasticamente gli investimenti (-20,6% nell’intero periodo e -29,5% nei primi quattro anni). Pertanto, se si va in questa direzione, bisogna fare molta attenzione a non determinare danni.

Amministrare non significa pensare soltanto all’oggi ma significa pensare al presente ma anche al futuro. Ci sono anche altre strade attraverso le quali si può raggiungere il risultato. Una di queste è quella di un’iniziativa politica che spinga la Regione Sicilia a partecipare alla spesa per la realizzazione degli investimenti, così come fa per altre province. Questo era il mandato ricevuto anche dal Consiglio”. Conclude nella sua nota il segretario provinciale del PD ennese.

 

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