Vincenzo Sangiorgio, dirigente del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, trasferito al X Reparto Mobile di Catania

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Il commissario capo,Vincenzo Sangiorgio, con decorrenza 8 gennaio 2017, è stato trasferito al X Reparto Mobile di Catania.

Sangiorgio lascia Piazza Armerina dopo tre anni di successi professionali e brillanti risultati. Era arrivato nella provincia ennese nel gennaio del 2015, dopo aver diretto per due anni l’Ufficio Polizia di Frontiera presso lo scalo marittimo di Gioia Tauro, sede di prima assegnazione.

Il funzionario, originario di Catania, si laurea in giurisprudenza presso l’ateneo della sua città, dove consegue anche il diploma presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Abilitato all’esercizio della professione forense, supera il concorso per commissari della Polizia di Stato e presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma, all’esito dei due anni di corso di formazione, consegue anche il Master specialistico di II livello in Scienze della Sicurezza Pubblica.

Nell’arco dei tre anni di permanenza nella città dei mosaici ha collaborato brillantemente con i vari Questori che si sono succeduti (Guarino, De Simone, sino all’attuale Questore Antonino Pietro Romeo), facendosi apprezzare per le capacità professionali e le doti umane, non solo dal personale della Polizia di Stato, ma da tutta la società civile in genere, costituendo sicuro punto di riferimento per tutte le altre istituzioni del territorio.

Numerose sono state le attività svolte sia dal punto di vista della gestione di importanti servizi di ordine pubblico, che da quello della polizia giudiziaria.

Tra le diverse attività si segnalano la direzione dei servizi di ordine pubblico nel corso della manifestazione denominata “Il Palio dei Normanni” dal 2015 all’anno appena trascorso, una manifestazione particolarmente rilevante nell’ambito della provincia ennese e sentita a Piazza Armerina, nel corso della quale vengono impiegati numerosi equidi e che richiama un elevato numero di turisti e spettatori, anche dalle province vicine. Particolarmente complessa, a causa delle nuove direttive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in materia di manifestazioni, è stata l’ultima edizione del Palio dove, tra le altre cose, per la prima volta è stato fortemente limitato l’accesso del pubblico al campo sportivo, al quale è stato possibile accedere solo tramite apposito biglietto.

Nello scorso mese di luglio, sempre dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico, gli uomini del Commissariato piazzese, diretti dal funzionario, riuscivano a sedare una rivolta scatenata in pieno centro da numerosi migranti ospiti di uno dei centri di accoglienza del paese, riuscendo a trarne in arresto 10, ai quali è stato tra l’altro revocato il programma di accoglienza.

Numerosi in questi anni sono stati i successi in materia di polizia giudiziaria, in modo particolare nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti; molti sono stati, infatti, gli arresti di spregiudicati spacciatori, non solo armerini ma anche di altre province e dei centri vicini che, nella città dei mosaici si recavano a “rifornire” il territorio, trasportando anche cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti, dall’hashish alla marijuana e sin anche alla cocaina.

Particolarmente rilevante è stata l’attività svolta presso la centralissima villa Garibaldi a Piazza Armerina, dove unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Enna è stata disarticolata una pericolosa attività di spaccio di sostanze stupefacenti, anche nei confronti di minorenni, portata avanti da pregiudicati piazzesi e da cittadini extracomunitari.

Ha preso, altresì, parte con i suoi uomini all’importante operazione di polizia giudiziaria denominata “Bucefalo”, condotta dalla Squadra Mobile di Enna e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, con la quale è stata disarticolata un’associazione dedita all’organizzazione di corse clandestine di cavalli e alla raccolta di scommesse illegali. Nel corso di quest’ultima operazione, numerosi sono stati gli arrestati e circa un centinaio le persone, spettatori e scommettitori, portate al Commissariato per identificazione.

Degno di rilievo è stato anche l’arresto di un pericoloso criminale di Canicattì, già ricercato da oltre una settimana, condannato in via definitiva all’ergastolo per omicidio, rintracciato nelle ore serali al centro di Piazza Armerina mentre stava pianificando la propria fuga.

Infine, vanno menzionate anche alcune operazioni in materia di contrasto ai reati predatori, con l’arresto di un ladro seriale di Lentini, resosi autore di numerosi furti in trasferta a Piazza Armerina; con l’operazione “Predator”, svolta unitamente alla Squadra Mobile di Enna, che ha permesso di arrestare tre pregiudicati catanesi resisi autori di una rapina ad un anziano in pieno centro, a poche centinaia di metri dal Commissariato armerino; nonché, da ultimo, con l’operazione “Sfântul Gheorghe” che, sempre unitamente alla Squadra Mobile di Enna, ha consentito di far luce su un gruppo di criminali rumeni  senza scrupoli, dediti a rapine in villa ai danni di anziani e a furti nel centro urbano e nelle campagne della città dei mosaici.

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