CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Max Verstappen non la smette di stupire. Fagocita letteralmente il GP del Messico dominandolo dall’inizio alla fine e conquistando la 14esima vittoria in una stagione, nessuno come lui. I problemi all’anteriore destro passano in secondo piano quando l’olandese prende in mano le redini della corsa e conduce senza problemi la macchina fino alla fine. Dietro il due volte campione del mondo si illude Hamilton, mentre Sergio Perez si sforza di soddisfare i suoi tifosi, scatenati per il messicano, mentre Russell sembra sempre poter dare fastidio a tutti e poi si accontenta del quarto posto a più di 20″ dal vincitore. Male le Ferrari con Carlos Sainz e Charles Leclerc distanti anni luce da Verstappen.
Sul circuito messicano i tifosi (sold-out) non badano tanto al monologo di Verstappen, che sembra fare corsa da solo, ma al duello che viene fuori dopo la metà della corsa, tra Hamilton e Perez per il secondo posto. Identica emozione tra Ocon e Bottas che si azzuffano a lungo per un punticino. Così l’adrenalina sale solo quando Ricciardo provoca l’incidente di Yuki Tsunoda prendendosi dieci secondi di penalità.
Per il resto i tifosi messicani si esaltano quando Perez va a cercare la seconda posizione di Hamilton e lo tampina lungamente e hanno un sussulto quando Alonso si arrende a sei giri dalla fine. Per il resto calma piatta.
Capitolo a parte per le gomme, le medie hanno fatto un gran figurone mentre quelle scelte dalla Mercedes in avvio non sono sembrate ideali. In un tipo di Gran Premio come questo del Messico le gomme sono passate in secondo piano, però, rispetto alla prestazione monstre di Verstappen ed alle prove fatte dal resto delle scuderie. Ultima considerazione riguarda le Ferrari che hanno chiuso al quinto (Sainz) e sesto posto (Leclerc), lontanissime rispetto al vincitore. L’impressione è che la casa di Maranello si stia preparando già in vista del prossimo anno, con buona pace anche del secondo posto, ancora in ballo, nella classifica piloti e in quella costruttori.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS)
Sul circuito messicano i tifosi (sold-out) non badano tanto al monologo di Verstappen, che sembra fare corsa da solo, ma al duello che viene fuori dopo la metà della corsa, tra Hamilton e Perez per il secondo posto. Identica emozione tra Ocon e Bottas che si azzuffano a lungo per un punticino. Così l’adrenalina sale solo quando Ricciardo provoca l’incidente di Yuki Tsunoda prendendosi dieci secondi di penalità.
Per il resto i tifosi messicani si esaltano quando Perez va a cercare la seconda posizione di Hamilton e lo tampina lungamente e hanno un sussulto quando Alonso si arrende a sei giri dalla fine. Per il resto calma piatta.
Capitolo a parte per le gomme, le medie hanno fatto un gran figurone mentre quelle scelte dalla Mercedes in avvio non sono sembrate ideali. In un tipo di Gran Premio come questo del Messico le gomme sono passate in secondo piano, però, rispetto alla prestazione monstre di Verstappen ed alle prove fatte dal resto delle scuderie. Ultima considerazione riguarda le Ferrari che hanno chiuso al quinto (Sainz) e sesto posto (Leclerc), lontanissime rispetto al vincitore. L’impressione è che la casa di Maranello si stia preparando già in vista del prossimo anno, con buona pace anche del secondo posto, ancora in ballo, nella classifica piloti e in quella costruttori.
– foto LivePhotoSport –
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