PALERMO (ITALPRESS) – “Invito tutti a partecipare sempre ai nostri bandi. Serviamo circa 10.500 studenti, ma ci occupiamo di tutta la popolazione anche attraverso servizi culturali con le associazioni. Tra queste mi piace ricordare quella che abbiamo fatto recentemente con l’università. Abbiamo ritrovato un interesse comune molto profondo col rettore Massimo Midiri, col quale abbiamo condiviso delle linee programmatiche di collaborazione tra i due enti”. A dirlo il presidente di Ersu Palermo, Giuseppe Di Miceli, che in un’intervista all’Italpress ha parlato delle numerose attività che l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario eroga per la popolazione che frequenta l’ateneo del capoluogo siciliano. Un’attività che non si è interrotta nemmeno durante i periodi più duri della pandemia, lockdown compreso: “Non ci siamo mai fermati continuando ad erogare i nostri servizi che sono legati alle borse di studio, alla residenzialità universitaria e alla mensa – ha sottolineato Di Miceli -. Per l’assenza degli studenti c’è stato un rallentamento, ma oggi torniamo in piena attività. Si sta risvegliando la comunità studentesca, i numeri sono addirittura aumentati: sia in termini di erogazione di servizi, con 2000 pasti giornalieri, sia in termini di richieste di residenza con gli 850 posti a disposizione che non riescono a soddisfare tutte le istanze degli studenti”.
Negli ultimi due anni l’ente è riuscito ad erogare borse di studio al 100% degli studenti idonei che rispettavano i requisiti di merito e reddito: “E’ un grande risultato che il nostro CdA ha voluto fortemente dando un indirizzo politico molto chiaro alla direzione dell’ente – sottolinea -. Abbiamo orientato la maggior parte delle risorse su questo. Il tutto anche grazie all’ex assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla, che ha erogato un contributo straordinario che ci ha permesso di raggiungere questo obiettivo. Tutto ciò ci ha consentito tra l’altro di entrare in un ciclo nel quale, maggiori sono le borse di studio che eroghiamo, maggiori sono i soldi che arrivano dal ministero dell’Università. Un meccanismo virtuoso che ci ha permesso anche l’anno scorso di raggiungere questo traguardo”.
Oltre all’Università di Palermo, l’Ersu eroga i suoi servizi per l’Accademia delle Belle Arti, il Conservatorio e la Lumsa, provando sempre a innovarsi. “I servizi, grazie al Pnrr – ha aggiunto il presidente dell’ente – speriamo di portarli verso la digitalizzazione. Dei piccoli passi li abbiamo fatti recentemente con l’accesso alla ristorazione universitaria con una app che consente agli studenti di prenotare e pagare in via telematica facendosi anche consegnare i pasti in altre parti della città”. All’interno della popolazione studentesca vi sono anche diversi stranieri, ai quali l’ente dedica una particolare cura: “Accogliamo nelle nostre residenze ragazzi provenienti da 22 paesi. A loro è rivolta un’attenzione particolare a partire dall’alimentazione che è completamente diversa. Anche il cibo per noi è un elemento di integrazione sociale”, ha concluso Di Miceli.
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