La signora Maria Catena Russo ha inviato alla direzione dell’ASP di Enna una lettera di elogio per l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Umberto I di Enna:
“Egregio Direttore,
le scrivo spinta da un sincero e profondo sentimento di gratitudine; in un periodo in cui troppo spesso si sente parlare di malasanità in Italia e soprattutto in Sicilia, ho potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali dell’Ospedale Umberto I di Enna, mi riferisco in particolare all’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia diretta dal dott. Giovanni Falzone.
A scriverle sono io, Maria Catena Russo, una mamma, infermiera tra l’altro, che ho avuto la gioia di partorire con parto spontaneo con il mio secondo figlio lo scorso 20 febbraio dopo pregresso parto cesareo avvenuto nel maggio 2013.
La mia esperienza presso l’U.O. di Ginecologia e Ostetricia è stata molto positiva, grazie alla professionalità del personale presente in essa; personale del quale mi sono fidata e al quale ho affidato la mia vita e quella di mio figlio in una situazione di maggiore rischio visto il pregresso parto cesareo.
Colgo l’occasione per ringraziare in particolare la mia ginecologa, dr.ssa Alida Balsamo, per avermi seguito durante tutti i nove mesi con professionalità e dedizione, ma soprattutto perché ha supportato il mio desiderio di affrontare un parto spontaneo; la ringrazio per non avermi mai scoraggiata , mettendomi in mostra allo stesso tempo i rischi verso i quali andavo incontro, le dico grazie per avere mostrato il mio desiderio al Direttore del reparto, dott. Giovanni Falzone, e a tutta la sua équipe medica, la ringrazio ancora per avere creduto nella mia tenacia, determinazione e voglia di partorire spontaneamente. Ci tenevo a ringraziare il dott. Giovanni Falzone in qualità di Direttore dell’Unità Operativa, in quanto lui, insieme ai suoi collaboratori medici (dottori Miceli e le dottoresse Tornabene e Girgenti) la mattina del parto mi sono stati vicini spiegandomi i possibili rischi del mio caso, ma lasciandomi libera allo stesso tempo di prendere la mia decisione con calma e scegliere tra la possibilità di un altro parto cesareo o di un parto spontaneo.
Infine, volevo ringraziare il dott. Giuseppe Lanza e l’ostetrico Lavuri che hanno permesso la realizzazione del mio sogno, mettere al mondo mio figlio spontaneamente: ringrazio il dottor Giuseppe Lanza per avermi fatta sentire protetta e rassicurata; durante il parto per me non è stato avere un medico di fronte, ma una persona cara che mi sosteneva e m’incoraggiava dandomi sicurezza e tranquillità perché di lì a poco avrei avuto mio figli tra le braccia. Ringrazio l’ostetrico Lavuri per avermi dato le giuste indicazioni e consigli per mettere al mondo mio figlio nel minor tempo possibile e nel migliore dei modi, e per avermi rassicurata e sorvegliata anche nelle ore successive al parto.
Ho valuto raccontare la mia esperienza per incentivare tutte quelle mamme che hanno voglia di partorire spontaneamente dopo un pregresso parto cesareo, affinché ricordino che non c’è più bella cosa di mettere al mondo un figlio spontaneamente, nonostante ci siano alcuni momenti in cui tutto sembra difficile da superare: grazie all’aiuto di medici e di operatori della sanità eccezionali come quelli che ho incontrato io, tutto si può fare.
Come cittadina del Sud, ma soprattutto della provincia di Enna, sarebbe un immenso piacere per me se l’Ospedale Umberto I adottasse questa nuova possibilità di parto spontaneo dopo pregresso parto cesareo, vista la mia positiva ed eccezionale esperienza”.
Il dott. Giovanni Falzone ha dichiarato: “La riduzione dei tagli cesarei è obiettivo strategico regionale delle aziende sanitarie e quindi anche della nostra. Ciò può realizzarsi, tra l’altro, incoraggiando il parto spontaneo nelle donne già sottoposte a taglio cesareo. Questa U.O.C. ha predisposto un apposito protocollo per il VBAC (vaginal birth after caesarean) in cui viene spiegato alla donna la possibilità di evitare il taglio cesareo ripetuto e la possibilità di un evento nascita più fisiologico e naturale. È stato istituito un ambulatorio in cui le donne, oltre a ricevere la giusta informazione, vengono sottoposte alla valutazione clinica che permetterà l’inclusione nel succitato protocollo.”
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