La UIL-FPL, rappresentata dal segretario provinciale Pasquale Calandra, ha rinnovato la sua attenzione verso la situazione dei lavoratori della Casa di Riposo Barone di Falco, ai quali devono ancora essere pagate diverse mensilità ed altri emolumenti. Una nota in tal senso è stata inviata al commissario straordinario della Casa di Riposo, a mons. Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, e al sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli.
Il sindacato, informato del cambio di commissario all’interno dell’Opera Pia il 28 febbraio 2024, ha richiesto un incontro per discutere delle relazioni sindacali e delle problematiche che affliggono il personale, sia dal punto di vista economico che gestionale. Tuttavia, a distanza di due mesi, l’incontro non si è ancora tenuto e le problematiche persistono, compresi atti pubblicati e non rispettati, come la graduatoria per le assunzioni a tempo determinato.
Ad oggi, si sta riproponendo la stessa situazione che in passato aveva spinto i lavoratori a intraprendere azioni legali, culminate con un decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Enna e un successivo accordo transattivo in cui l’Opera Pia si impegnava a garantire quanto dovuto e a ripristinare la normalità salariale. Purtroppo, secondo la UIL FPL, l’accordo è stato disatteso, nonostante i lavoratori, con grande senso di responsabilità, continuino a garantire i servizi all’Opera Pia per i degenti.
La UIL FPL esprime la sua indignazione per il silenzio e l’indifferenza con cui vengono percepiti i solleciti e le rivendicazioni dei lavoratori, e per il freddo distacco che questi avvertono nei loro confronti. Il sindacato ribadisce che la sua intenzione non è quella di ricorrere alle sedi giudiziarie, ma di raggiungere accordi nelle sedi preposte.
Pertanto, la UIL FPL chiede a tutti coloro a cui è stata inviata la nota, ciascuno per le proprie competenze istituzionali, di attivare tutte le procedure necessarie per risolvere il conflitto che ogni giorno si intensifica sempre di più.
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