UE: “La Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita”. Ecco come

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Come riferito da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, la Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una potenza dell’energia pulita. Queste le dichiarazioni della politica tedesca:

“La Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa. Non solo quest’isola ha sole e vento in abbondanza: ha anche una solida base industriale nel settore delle tecnologie pulite. La Sicilia è cruciale per la transizione energetica anche per un altro motivo. A poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa. È arrivato il momento di un nuovo pivot strategico dell’Europa verso il Mediterraneo”.

A tal proposito, nell’ultimo biennio si è mosso un grande interesse per quanto concerne la costruzione di un parco solare nella periferia di Palermo. Tante piccole imprese si sono mosse per contribuire in questo senso, tanto che con 500 membri Palermo Est è pronta a diventare la più grande comunità energetica dell’intera isola. Il primo impianto solare in assoluto da 850 KWh è stato realizzato a Brancaccio, un quartiere storico che si trova nella parte orientale di Palermo.

“Un giovane su tre non lavora né studia e, tra le donne, meno di una su tre ha un impiego. È chiaro che le cose devono cambiare. Ecco perché abbiamo chiamato il nostro piano per la ripresa “NextGenerationEU”: perché vogliamo un’Europa pronta per la prossima generazione. Vogliamo offrire opportunità e nuovi posti di lavoro sostenibili in tutta l’Unione. L’Italia è il principale beneficiario di questo enorme programma di investimenti, che secondo la Banca d’Italia creerà 375.000 nuovi posti di lavoro nel vostro paese”.

La von der Leyen ci ha tenuto a sottolineare come il 40% di questo piano legato al nostro Paese sia destinato al Meridione e a come questi investimenti e queste riforme possano aiutare la Sicilia a diventare un paese per giovani, considerando anche l’enorme mole di talento contenuta nella nostra Penisola. Se prendiamo in considerazione, infatti, la media europea che ha a che vedere con la qualità delle pubblicazioni scientifiche, l’Italia è decisamente avanti rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi Europei. Il discorso, però, è completamente l’opposto nel momento in cui trattiamo la media inerente agli investimenti in ricerca e sviluppo. Uno dei progetti che sta maggiormente a cuore alla Presidente della Commissione Europea, portato avanti dall’Italia, è senza ombra di dubbio quello legato al mondo della sanità, con la realizzazione del primo Centro italiano di ricerca sulla “digital health prevention”. Queste le parole della von der Leyen:

“Questo progetto è un’ottima notizia non solo per i giovani e i futuri medici, ma per tutti i siciliani. NextGenerationEU sta investendo anche in un nuovo stabilimento di produzione di chip nei pressi di Catania, il primo del suo genere in Europa. Oltre a produrre processori che attualmente siamo costretti a importare da lontano, creerà anche 700 posti di lavoro altamente qualificati, come quelli per cui state studiando. Naturalmente queste iniziative devono essere accompagnate da un’offerta scolastica e di assistenza all’infanzia di qualità, che consenta alle giovani madri e ai giovani padri di conciliare lavoro e famiglia”.

Le risorse rinnovabili in Italia: quali sono le più diffuse?

Come riferito dalla von der Leyen, quindi, la Sicilia può diventare a tutti gli effetti il nuovo pivot dell’Unione Europea per quanto concerne la questione legata all’energia pulita, ma in realtà l’Italia è sempre stata all’avanguardia dal punto di vista delle energie rinnovabili, che nel nostro Paese sono tantissime. A tal proposito, sul mercato italiano già operano fornitori di energia elettrica green, come ad esempio VIVI energia, per citarne uno. Il modo in cui le fonti rinnovabili vengono utilizzate e distribuite dipende ovviamente moltissimo dalle caratteristiche del territorio, tanto che l’idroelettrico, ad esempio, risulta essere dominante in particolar modo dove il terreno è caratterizzato da forti pendenze, degli esempi pratici in questo senso sono l’arco alpino e la dorsale appenninica. L’energia eolica viene raccolta soprattutto in grandi isole come la Sicilia e la Sardegna, il fotovoltaico è senza ombra di dubbio più presente al sud. Infine, se parliamo di energia geotermica, parliamo di una fonte rinnovabile che domina soprattutto la Toscana. In linea generale il lavoro che negli ultimi anni il nostro Paese sta facendo con le fonti rinnovabili è straordinario, tanto che, secondo quanto riportato dal rapporto Comunità rinnovabili redatto da Legambiente, si contano 7.776 comuni nei quali è installato almeno un impianto fotovoltaico, 7.223 dotati di un impianto solare termico, 3.616 caratterizzati da sistemi a bioenergia, 1.489 nei quali si sfrutta l’energia idroelettrica, 1.049 dotati di impianti eolici e 594 in cui ci si approvvigiona anche mediante geotermia.


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