Troina, protesta in assemblea pubblica dei cittadini contro la turnazione nella distribuzione idrica

protesta Troina acqua
Condividi l'articolo su:

ASCOLTA QUESTO ARTICOLO

C’era molta gente all’auditorium Nuccio Sciacchitano dell’istituto scolastico Ettore Majorana dove dalle 17.30 fino alle 20 del 15 settembre si è svolto l’incontro promosso dall’amministrazione comunale con i cittadini sull’emergenza idrica.

Dal 14 settembre l’acqua, come ha deciso il gestore del servizio idrico AcquaEnna, non viene fornita ai cittadini ogni 4 giorni, ma ogni 7 giorni. Già con turni di 4 giorni, i disagi non erano pochi per i troinesi. Con turni di 7 giorni, è facile prevedere che questi disagi diventeranno sempre più pesanti fino al punto da diventare insopportabili. E’ una condizione che i troinesi condividono con i cittadini di Cerami, Gagliano, Nicosia e Sperlinga, che dipendono dall’acqua raccolta nell’invaso dell’Ancipa per il loro servizio idrico.

Per accendere i riflettori su questa drammatica situazione, la mattina del 16 settembre si terrà un sit in di protesta alle 9.30 davanti l’impianto di potabilizzazione dell’acqua in contrada Calamaro. Alla manifestazione partecipano anche i sindaci degli altri comuni.

Nell’assemblea il sindaco Alfio Giachino, l’assessore Salvatore Leanza e Fabio Venezia, nella duplice veste di assessore comunale e di deputato regionale, nel lanciare l’appello alla mobilitazione popolare per modificare le decisioni della Cabina di regia per l’emergenza idrica che hanno portato a ridurre il volume di acqua da prelevare dall’Ancipa per distribuirla ai comuni, hanno tracciato un quadro preoccupante per il futuro. Se non si modificano quelle decisioni, ad ottobre potrà non esserci più acqua per i comuni che dipendono dall’Ancipa. Di questo si parla nella riunione della Cabina di regia per l’emergenza idrica convocata per questa mattina. Non sono mancati i rilievi critici a Siciliacque, che tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera di quest’anno, quando già si sapeva che si andava incontro ad una prolungata siccità, non ha ridotto i prelievi di acqua dall’Ancipa. Rilievi critici sono stati mossi anche ad AcquaEnna, che gestisce il servizio idrico per conto dell’ATI di cui fanno parte i cinque comuni Ancipa dipendenti assieme ad altri comuni dell’ennese.

Nei molti interventi dei cittadini la condotta di AcquaEnna è fortemente criticata per essere venuta meno a degli obblighi contrattuali (ricerca di nuove sorgenti da cui prelevare l’acqua, predisposizione di un piano di emergenza nel caso dovesse non esserci più acqua (Walter Giuffrida, Salvo, Gambino, Gianfranco Schinocca, Silvio Trovato, Pippo Dell’Arte, Sebastiano Pruiti e Luigi Bottitta).

Nell’assemblea cittadina sono emerse tre indicazioni:  nell’immediato, porsi l’obiettivo di modificare le decisioni della Cabina di regia per l’emergenza e mobilitarsi per raggiungerlo tenendo conto della particolare condizione del comune di Troina e degli altri comuni che dipendono esclusivamente dall’Ancipa; aprire una vera e propria vertenza con AcquaEnna per assolvere gli obblighi previsti dalla convenzione che ha con i comuni; in prospettiva, non molto lontana, riportare il servizio idrico integrato alla gestione pubblica, rivedendo la legge Galli che obbliga i comuni ad affidarla a società private. Sull’ultimo punto segnaliamo quello che ha detto uno degli intervenuti che ha ricordato la spiegazione che ha dato uno dei direttori del servizio idrico integrato del comune di Milano (Bruno Rognoni), gestito da una società pubblica comunale, della differenza tra una gestione privata e una gestione pubblica: la gestione privata ha bisogno di fare utili per il profitto, la società pubblica non ha bisogno di fare utili e investe i ricavi nella rete.

Silvano Privitera


Visited 762 times, 1 visit(s) today

Condividi l'articolo su: