A presentare il libro di Renzo Pintus dal titolo “La memoria ritrovata. Storie di partigiani ennesi 1943-1945”, nella sala Miani della Torre Capitania sono intervenuti: Silvano Privitera, Franco Amata, Fabio Venezia, Renzo Pintus e Maurizio Vetri.
Il libro contiene l’elenco dettagliato dei 457 partigiani, dei deportati nei campi di concentramento e di stermino e dei militari internati dei 20 comuni dell’ennese. I partigiani siciliani furono 8780 e costituiscono la componente più numerosa del partigianato delle regioni meridionali. I partigiani troinesi finora censiti sono 18 di cui 6 sono caduti durante la Resistenza: Arona Angelo, Calabrese Giuseppe, Floresta Angelo, Marchese Natale, Pellizzeri Salvatore e Giuseppe Trovato.
Del contributo dei partigiani ennesi alla Resistenza si stava perdendo la memoria. Recuperarla è stato l’obiettivo di Pintus, che per qualche hanno ha fatto il giro degli archivi alla ricerca di dati e informazioni sul contributo degli ennesi alla Resistenza, che fu nello stesso tempo guerra di liberazione nazionale, civile e di classe combattuta nelle regioni dell’Italia del nord.
Tra i partigiani siciliani c’erano quelli che già vivevano al Nord dove si erano trasferiti negli anni precedenti all’inizio della seconda guerra mondiale, come i partigiani troinesi: Giovanni Cascino, Vittorio Chiavetta, Nino Maccarrone, Natale Marchese, i fratelli Antonio e Silvestro Tiparo e Francesco Zuccarelli. Gran parte dei partigiani siciliani erano soldati che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e il disfacimento dell’esercito italiano, si ritrovarono bloccati al Nord occupato dell’esercito tedesco. Si rifiutarno di aderire alla repubblica fascista di Salo ed entrarono a far parte delle formazioni partigiani. Tra questi, i troinesi: Angelo Arona, Giuseppe Calabrese, Francesco Catania, Salvatore Floresta, Salvatore Gagliardo, Mario Giambello, Salvatore Liardo, Silvestro Palmigiano, Angelo Santoro e Silvestro Zitelli.
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