Troina, pesanti condanne per gli undici imputati del processo di mafia Discovery e Discovery 2

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Nella tarda serata del 19 luglio il Giudice Collegiale presso il Tribunale di Enna, composto dal composto dal presidente Francesco Paolo Pitarresi e dai giudici Nelly Gaia Mangiameli e Andrea Agata, ha emesso la sentenza nei confronti dei soggetti, che avevano scelto il rito ordinario, arrestati nell’ambio delle Operazioni Discovery e Discovery 2, eseguite dalla Polizia di Stato, rispettivamente nel giugno e nell’ottobre del 2015, coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.

In particolare nel giugno 2015, con l’Operazione “Discovery”, i poliziotti della sezione “Criminalità Organizzata e Straniera” della Squadra Mobile di Enna eseguivano il provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, a carico di 13 soggetti, operanti nella zona nord della provincia, ed in particolare nel territorio cittadino del comune di Troina, riferibili ad un’associazione criminale di tipo mafioso riconducibile a “cosa nostra”, legata all’area criminale catanese dei “Santapaola”, ed in particolare alla famiglia di “cosa nostra” di Aci Catena.

A proseguimento dell’attività investigativa, gli uomini della  Squadra Mobile di Enna, nell’ottobre 2015 mettevano in atto l’Operazione Discovery 2, eseguendo un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, a carico di 11 soggetti facenti parte di un gruppo criminale operante a Cerami.

La sentenza del Giudice Collegiale, accogliendo sostanzialmente l’impianto accusatorio della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, condannava in primo grado gli imputati, rispettivamente: il 51 enne Davide Schinocca, alla pena di 18 anni di reclusione; il 49 enne Salvatore Barbera, detto “Pippu u randazzisi”, alla pena di 13 anni di reclusione; il 33 enne Domenico Sotera, alla pena di 13 anni di reclusione; il 33 enne Luigi Compagnone, alla pena di 13 anni di reclusione. Condannati, a vario titolo, per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso ed alcuni di essi anche per altri gravi fatti, quali furti, rapina, estorsioni, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Condanna anche per il 30 enne Gaetano Sotera alla pena di 9 anni di reclusione e 9.000 euro di multa; Bruno Lombardo alla pena di 4 anni e sei mesi di reclusione e 600 euro di multa; il 30 enne Sebastiano Grasso, detto “Seby”, alla pena di 10 anni di reclusione e 10.000 euro di multa; il 53 enne Giuseppe Sotera, alla pena di un anno e 6 mesi di reclusione e 3000 euro di multa; il 40 enne Giuseppe Zitelli, alla pena di 8 anni di reclusione e 12.000 euro di multa; il 26 enne Cristian Modica, alla pena di 8 anni di reclusione e 8.000 euro di multa; il 28 enne Sebastiano Foti, detto “biscotto”, alla pena di 7 anni di reclusione e 7000 euro di multa.  Condannati, a vario titolo, per gravi delitti, tra cui furti, estorsioni, poste in essere con la tecnica del “cavallo di ritorno”, rapina, detenzione e porto abusivo di armi.

Gli imputati sono stati condannati, alcuni in perpetuo, altri temporaneamente, alla pena accessoria dell’interdizione di pubblici uffici ed ad alcuni è stata inflitta anche la misura di sicurezza della libertà vigilata, da scontare dopo la pena principale.

Inoltre, i soggetti sono stati al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite, fra cui alcune persone offese, Enti Pubblici, tra cui il Comune di Troina difeso dall’avvocato Salvatore Timpanaro e diverse Associazioni che promuovono la legalità.

Altri soggetti indagati per i medesimi fatti, che avevano scelto il rito abbreviato, sono stati  già condannati in primo grado a pesanti pene, a seguito di pronuncia emessa dal Gup presso il Tribunale di Caltanissetta, nel mese di giugno 2016.

 

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