Troina, le richieste di aiuto a padre Piergiovanni Sanfilippo dimostrano l’ampia area del disagio sociale

padre Piergiovanni Sanfilippo
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Dalle richieste di aiuto che riceve padre Piergiovanni Sanfilippo, frate francescano impegnato con la sua associazione nel contrasto alla povertà, ci si può fare un’idea di quanto sia ampia l’area del disagio sociale.

Di queste richieste ne riportiamo alcune, senza rivelare il nome dei richiedenti per la comprensibile esigenza di tutelarne la privacy: “Padre, non sto molto bene. I pensieri sono all’ordine del giorno. A casa mancano sempre cose. Vorrei fare un po’ di spesa ma non so come fare. Non sto uscendo nemmeno di casa perché non mi va di fare niente. Dovevo stampare quel bollettino che le dicevo, ma non sono uscita completamente. Non faccio altro che stare sul divano in silenzio. Non sto bene purtroppo”.

Una condizione di difficoltà economica, che nel caso di questa donna non è contingente ma prolungata e strutturale, produce effetti devastanti sullo stato di salute fisica e psichica della persona che la vive. Provoca depressione e danni al corpo in un intreccio micidiale. Ci sono anche anziani che si rivolgono a padre Sanfilippo per pagare la bolletta della luce. L’importo della pensione è modesto e non basta a coprire tutte le spese per vivere.

Così un anziano si rivolge a padre Sanfilippo: “Mi dispiace rivolgermi ancora a lei, ma non so come devo fare in un momento difficile d’affrontare alcune spese, vorrei se è possibile con la sua buona volontà di aiutarmi, ho una bolletta della luce di 232,09 euro. Se può aiutarmi, mi dica quando posso venire”. A questa richiesta d’aiuto che, suo malgrado, non ha potuto raccogliere, ha così risposto: “Mi dispiace, ma non ho come aiutarti. Stiamo aspettando da mesi un contributo dal comune. Se arriva qualcosa ti farò sapere…al comune mi dicono di volgerti a loro che aiutano… chiedi al comune”. Di andare a chiedere al comune di aiutarlo a pagare la bolletta, l’anziano non ci pensa nemmeno e ne spiega cosi i motivi: “Mi farò sentire fra una settimana. Mi dispiace che insisto, me ne vergogno. La vita nella vecchiaia ci riserva che non ci si può neanche curare: o paghi le bollette o non ti curi e le mie sofferenze sono tante”.

Durante la campagna elettorale di un anno fa, si è parlato di un fondo di solidarietà per il contrasto alla povertà gestito da associazioni di volontariato, ma ancora non si è visto nulla. “Ed è a questo fondo di solidarietà che sto pensando o sognando”, ci ha detto padre Sanfilippo

Silvano Privitera


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