Sono stati immediatamente rilasciati i due uomini indagati con l’accusa di avere appiccato incendi ed arrestati dai carabinieri il 3 agosto scorso, dopo l’esito dell’udienza di convalida tenutasi il 5 agosto dinnanzi al Gip del Tribunale di Catania.
“Per quanto emerso in udienza, anche attraverso le produzioni difensive, non appaiono elementi per ritenere il quadro accusatorio più plausibile di quello difensivo“; “Fuoco circoscritto“; “facilmente spento” e “che avrebbe avuto il tempo di propagarsi se fosse stato realmente pericoloso“; “uno dei due arrestati aveva interessi da tutelare in zona” e “non può presumersi che volesse autoincendiarsi”; presenza di “macchinari che legittimano l’uso della benzina” presente in loco: sono questi gli elementi provati dalla difesa dell’avvocato Agostino Mongioj e recepiti dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, che è entrato nel merito dei fatti, ha accolto le tesi della difesa di entrambi gli indagati ed ha immediatamente rimesso in libertà i due arrestati, un 80enne originario di Cesarò e un 25enne albanese, entrambi allevatori.
“Manifesto tutta la mia soddisfazione per l’esito della prima fase del procedimento e per il fatto che le tesi difensive, fondate sulle indagini difensive immediatamente eseguite nell’arco di poche ore, anche con l’ausilio di validi collaboratori e consulenti tecnici, siano state integralmente accolte dal giudice”, afferma soddisfatto l’avvocato Agostino Mongioj, difensore dei due indagati.
“Allo stato entrambi gli indagati sono liberi, sono presunti innocenti (giova ricordarlo sempre) e non hanno nulla a che vedere con i disastrosi roghi verificatisi nelle ultime settimane. Ciò va sottolineato con forza dai mezzi di informazione, anche alla luce del linciaggio mediatico scatenatosi a seguito della notizia dell’arresto. In sede dibattimentale (qualora vi si arrivasse) siamo pronti a difenderli da ogni accusa”, conclude l’avvocato Agostino Mongioj.
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