Troina, allevatore assolto dal reato di detenzione di armi grazie all’avvocato Benedetto Ricciardi

avv.Benedetto Ricciardi
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Un allevatore di Troina, C. Z. S., originario di Tortorici, è stato assolto dal reato di detenzione di armi illegali, tra cui un fucile con matricola abrasa e un altro risultato oggetto di furto. La sentenza è stata emessa dal GUP del Tribunale di Enna a seguito di un giudizio abbreviato, richiesto dal suo difensore, l’avvocato Benedetto Ricciardi.

Nel dicembre del 2018, i militari del comando stazione dei Carabinieri di Troina, insieme allo Squadrone Cacciatori di Sicilia, avevano fondato motivo di ritenere che nell’abitazione dell’allevatore si potessero trovare armi e munizioni detenute illegalmente. Durante la perquisizione locale e personale, tra un cumulo di massi nella proprietà dell’uomo, veniva rinvenuto un sacco utilizzato per contenere mangimi per animali. All’interno del sacco, i militari trovavano un fucile con matricola abrasa e un altro fucile che risultava essere stato rubato, come denunciato dal proprietario nel 2013 presso la Stazione dei Carabinieri di Troina. A seguito di questa scoperta, l’allevatore veniva arrestato e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari.

Durante l’udienza preliminare, l’avvocato Benedetto Ricciardi richiedeva la definizione del procedimento nelle forme del rito abbreviato, una procedura che permette di accelerare i tempi processuali e ottenere uno sconto di pena in caso di condanna. Nell’udienza dinnanzi al GUP Maimone, l’avvocato Ricciardi, sulla base della documentazione prodotta, è riuscito a dimostrare che non vi erano elementi sufficienti per provare che le armi rinvenute nella proprietà fossero state occultate dal suo assistito piuttosto che da soggetti terzi. Ricciardi ha inoltre sostenuto che la semplice titolarità del terreno non fosse un elemento sufficiente a dimostrare l’effettiva detenzione delle armi da parte dell’imputato.

La difesa ha argomentato che la posizione delle armi trovate e la mancanza di prove concrete contro l’allevatore indicassero la possibilità che fossero state nascoste da qualcun altro. L’avvocato Ricciardi ha sottolineato che l’accusa non aveva fornito prove concrete che legassero direttamente l’allevatore al possesso delle armi. Accogliendo la tesi difensiva, il giudice ha deciso di assolvere l’imputato per non aver commesso il fatto.


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