Una serata dal sapore ancora timidamente estivo, una buona compagnia, qualche bibita fresca, nell’eventualità pure una pizza, e tanta musica, rigorosamente dal vivo, rigorosamente di qualità. Sarà questa l’atmosfera che si respirerà domani al Ketty Bar per l’ormai consueto appuntamento del venerdì sera.
Per quanto riguarda la musica, sarà un piacevole ritorno quello dei Ciauda che già il 12 luglio avevano inaugurato la stagione dei concerti nel bar leonfortese. Non si tratta di semplice piano bar, ma di un concerto in piena regola. Ora la curiosità e quella di sapere se la band riproporrà la stessa scaletta o mescolerà le carte.
A luglio avevano iniziato la serata con un tributo a Fabrizio De Andrè: Peppone aveva prestato la sua calda voce per interpretare Bocca di Rosa, La canzone dell’amore perduto, Dolcenera e tanti altri brani del cantautore genovese. Finito con Faber, il microfono, lo sgabello e la chitarra erano passati ad Emanule di Giorgio e Peppone si era messo da parte con la sua maglietta con su scritto “comu cci l’hai tu cci l’haiu macari iù” a fare i cori e a “mimare” i testi dei Ciauda. Il resto era il basso pulsante di Luana Malara e il ritmo instancabile di Duma, che a fine serata sembrava non voler smettere di suonare e partiva ogni volta con le sue percussioni, in quella che era come una gara “a chi si stanca prima”.
Dal 12 luglio però è passato del tempo e nel mezzo ci sono stati altri concerti, altre serate e anche qualche lamentela di troppo da parte di chi è infastidito dalla musica oltre un certo orario. Capita così che ci si ritrova con giornali che nella stessa pagina riportano articoli che parlano dei controlli notturni nei locali e articoli che riportano l’invito del sindaco di Leonforte, agli stessi proprietari dei locali, ad organizzare eventi e serate.
C’è da mettersi d’accordo.
Qualcuno potrebbe essere più tollerante con quelli che incitano Duma a non smettere di suonare. Qualcun altro, per ricambiare, potrebbe dire a Duma di chiudere magari con una ninna nanna. Basta un po’ di buon senso.
E poi le forze dell’ordine hanno tante cose importanti da fare!
Luca Di Leonforte
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