Due dissequestri ma altri tre sequestri. Questo il recente bilancio degli allevamenti nel territorio ennese.
È tutto tornato alla normalità per i due allevamenti in c.da Corefidato e S.Pritz che erano stati sottoposti a sequestro lo scorso 21 novembre per tubercolosi bovina. Per entrambi gli allevamenti a cambiare dovrà essere solo l’utilizzo del latte per il consumo umano. Tra le altre cose il latte dovrà subire un trattamento di pastorizzazione: tutto questo per questioni di sicurezza prima che l’allevamento non verrà di nuovo qualificato come “ufficialmente indenne da tubercolosi bovina”.
Sotto sequestro, invece, sono andati un allevamento bovino in c.da Mandrascate, sempre per tubercolosi bovina, e 2 greggi di pecore nelle contrade Bubudello Castellaccio e Trabonella Castellaccio, per casi isolati al loro interno di brucellosi ovina. Per questi ultimi è stato predisposto il sequestro di tutte le specie sensibili presenti, la distruzione dei feti e degli invogli fetali e degli agnelli nati morti o morti subito dopo la nascita. Inoltre, dovrà effettuarsi la disinfestazione dei locali e delle attrezzature prima della ricostituzione dell’allevamento. Ulteriori restrizioni riguardano, poi, la mungitura, la transumanza e la macellazione, oltre che l’allevamento degli agnelli nati da madri infette. La normale attività dell’allevamento e l’eventuale ripopolamento avverranno non prima che tutti i soggetti di almeno un anno abbiano dato esito negativo a due o più prove diagnostiche ufficiali, effettuate a distanza di almeno 21 giorni l’una dall'altra.
Luca Di Leonforte
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