Si è celebrato ieri, 20 ottobre, nel bellissimo salone dell' Arciconfraternita del SS. Sacramento di Leonforte, l'atteso incontro della destra ennese, voluto da Tommaso Scilipoti.
Hanno partecipato moltissimi esponenti del vecchio MSI. e di AN. Erano presenti tra gli altri, Rino Ardica, Carmelo Barbera, Dario Cardaci, Dante Ferrari, Salvatore Furno, Pippo Monaco, Michele Sutera, Salvo La Porta, Nino Mobilia, nonché simpatizzanti ed amici di Leonforte. Molti degli assenti hanno fatto pervenire indirizzi di saluto.
L'incontro si è svolto in un clima di grande e costruttiva cordialità, proprio dei tempi del MSI, ed ha registrato gli interventi di quasi tutti i presenti, che si sono soffermati sul ruolo, che la destra è chiamata a ricoprire oggi nella nostra Provincia, a difesa di un'area elettorale e su come si possa influire sulla vita politica locale, regionale e nazionale.
Particolarmente toccanti le parole di Salvatore Furno, ragazzo di Bir el Gobi, che ha voluto ricordare le figure di Gino Ferrari e di Nino Buttafuoco. “Avrei voluto promuovere questo incontro già da qualche mese” ha detto Scilipoti , “ma credo che adesso i tempi siano veramente maturi. Ci troviamo, infatti, in una situazione paradossale nella quale il paese guarda a destra ( di fronte ad una sinistra sconquassata e noiosa), ma la destra non riesce a trovare una strada credibile per sé stessa e per gli italiani.”
Ha, quindi, invitato i presenti ad osservare un minuto di raccoglimento, in memoria di Monsignor Angelo Lo Gioco e di Nuccio Lombardo, chiedendo al brillante giovane universitario Paolo Licciardo di coordinare i lavori. “Siamo qui per sapere”, è stato detto, “dove eravamo rimasti e cosa vogliamo fare, se vogliamo fare qualcosa e se non vogliamo disperdere un patrimonio, che altri ci invidiano”.
E ancora,“ non dobbiamo guardare al passato ma all'avvenire , concedendo poco spazio alle nostalgie e nessuno alle polemiche.” “Non si deve prendere alcuna decisione, che impegni definitivamente, ma soltanto parlare, da buoni amici, con franchezza e con onestà mentale. Poi da cosa nasce cosa.”
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Antonietta La Porta
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