Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Giuseppina Cardamone, ha accolto la richiesta di archiviazione del pubblico ministero per 26 indagati nell'inchiesta sulle presunte truffe dei teatri privati nei confronti dell'assessorato regionale dei Beni culturali, fra i quali Angelo Di Dio legale rappresentante dell’associazione culturale l’Arpa.
La richiesta di archiviazione accolta dal gip Cardamone, relativamente all’associazione culturale l’Arpa così recita: “Angelo Di Dio ha esibito documentazione da cui emerge che l’Enpals aveva comunicato dati errati e, pertanto, è insussistente l’ipotesi accusatoria”. «Fin dall’inizio dell’indagine si è riposta grande fiducia nella magistratura e sul fatto che presto avrebbe accertato la nostra totale estraneità ai fatti – spiega Angelo Di Dio, presidente della Compagnia dell’Arpa – è stato abbastanza semplice chiarire la posizione dell’associazione e fugare tutti i dubbi venuti fuori dall’indagine che peraltro riguardavano delle presunte irregolarità di carattere contributivo. Irregolarità che abbiamo dimostrato di non avere assolutamente commesso, semplicemente presentando la relativa documentazione in nostro possesso, supportata dalla comunicazione dell’Enpals di Catania che ha riconosciuto di aver fornito un dato errato agli inquirenti. Nonostante sia stato amaro assistere al fatto che alcuni mezzi di informazione abbiano posto la notizia in modo poco chiaro, gettando ombre sulla dignità delle persone indagate – aggiunge – ci si aspetta ora che gli stessi organi di stampa siano pronti a diffondere la notizia dell'archiviazione in maniera tempestiva».
Angelo Di Dio sottolinea anche: «Nel corso di questi anni abbiamo sempre avuto piena coscienza di essere un punto di riferimento culturale per il nostro territorio: pubblico, collaboratori, allievi hanno dato fiducia al nostro operato anche in un momento difficile come quello appena trascorso. In questi mesi, il lavoro della nostra associazione è continuato senza battute d’arresto, progettando percorsi sempre nuovi da condividere con il nostro territorio per il bene e la crescita culturale della collettività».
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