E’ ritornata dopo 14 anni di assenza nella sua sede originaria di via Raffaello Sanzio del quartiere Arcirù, in una struttura finalmente consolidata e ristrutturata, la scuola media statale “Don Bosco”.
La cerimonia d’inaugurazione - in concomitanza con il suono della campanella del primo giorno di scuola del nuovo anno scolastico - si è svolta stamattina per alunni, genitori e insegnati, alla presenza delle autorità politiche, religiose e militari.
Dopo il saluto di benvenuto dell’assessore alla pubblica amministrazione Melina Impellizzeri e la benedizione di padre Filadelfio Scandurra, a tagliare il nastro del nuovo istituto comprensivo e’ stato il primo cittadino Fabio Venezia insieme agli ex sindaci Angelo Trovato e Salvatore Costantino.
Una lunga odissea quella della Don Bosco, iniziata nel 2000, quando vari dissesti strutturali verificatisi in diversi edifici costrinsero l’allora amministrazione Trovato a decidere di trasferire le classi per motivi di sicurezza prima in vari plessi scolastici poi – a partire dal 2002 e fino a oggi – nella struttura polifunzionale di via Graziano.
“Quella di oggi – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – e’ una giornata storica per la nostra comunità. L’inaugurazione di una scuola segna sempre la ripresa di un cammino di speranza per noi tutti e soprattutto per le nuove generazioni. Tutto il gruppo dirigente di questa città, al di là dell’appartenenza politica, ha profuso un impegno straordinario per giungere a questo traguardo. L’amministrazione Trovato ha predisposto il progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza, quella Costantino ha avviato e seguito gran parte dei lavori. A noi infine, e’ toccato l’onere di imprimere l’acceleratore per completare i lavori e il grande onore di consegnare alla comunità scolastica una struttura moderna e confortevole”.
Due i progetti predisposti nel 2004 dall’ex amministrazione Trovato e conclusisi rispettivamente nel settembre del 2012 e nei giorni scorsi.
Il primo, per un importo complessivo di 1 milione 400 mila euro circa, ha riguardato il consolidamento delle due palestre.
Il secondo invece, ha interessato la messa in sicurezza del corpo inferiore dell’istituto.
I lavori - per un importo di 2 milioni di euro - sono stati realizzati per 1 milione e 500 mila con fondi finanziati dalla Regione Siciliana e, per i rimanenti 500 mila, da risorse appositamente stanziate dal bilancio comunale.
“Una comunità che non dà valore alla scuola – ha concluso il sindaco rivolgendosi a alunni e insegnanti – e’ una comunità senza futuro. Da quello che costruirete in questi anni dipenderà il vostro futuro. Siate buoni cittadini partendo dai banchi di scuola e dalle piccole azioni quotidiane perché, come diceva il giudice Antonino Caponnetto, “la mafia teme la scuola più della giustizia” e “L’istruzione toglie l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”. Vi auguro un fruttuoso lavoro e di risvegliare la vostra curiosità nella conoscenza”. |