Il Comune si costituirà parte civile in procedimenti penali a tutela dell’immagine dell’Ente.
Lo prevede una delibera approvata dal consiglio comunale, a seguito della notifica da parte del Tribunale di Enna di rinvio a giudizio nei confronti di diversi imputati in relazione alla presunta violazione delle procedure di legge nel contratto di concessione dei 130 ettari di bosco di proprietà comunale stipulato tra la Silvo Pastorale e la società “Libeccio srl” per la realizzazione di una centrale di biomassa.
"Apprendiamo con soddisfazione l’esito delle indagini avviate dalla magistratura – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia -, che ha fatto luce in merito alle presunte irregolarità commesse. Riteniamo opportuno, essendo l’Ente parte offesa in questo processo, costituirci parte civile per dare seguito alle battaglie fatte negli anni scorsi a tutela della salute dei nostri cittadini. E’ molto grave che i consiglieri di minoranza dell’opposizione abbiano deciso, votando contro la delibera di costituzione, di difendere posizioni particolaristiche e non invece gli interessi dell’intera comunità. Ci auguriamo che presto si possa fare chiarezza e che episodi del genere non coinvolgano più il nostro territorio”.
Il Comune - in quanto soggetto leso nel novero dei reati contro l’ambiente e la salute pubblica - e’ infatti legittimato a ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e morali, in quanto i reati contestati risultano pregiudizievoli sotto il profilo del danno patrimoniale e dell’immagine.
L’impianto – che avrebbe consentito la produzione di 1 MW di energia elettrica e 2 MW di energia termica mediante combustione di fonti rinnovabili – avrebbe dovuto sorgere in contrada “Serro Croce”, a 2 km di distanza circa dal centro abitato. |