E’ un fiume in piena il sindaco di Nicosia dott. Sergio Malfitano dopo che il consiglio comunale all’unanimità ha azzerato l’aliquota TASI, la sera stessa abbastanza adirato dalla decisione aveva annunciato a caldo le sue dimissioni prevedendo il danno alle casse comunali per questa decisione dei consiglieri comunali.
La mattina dopo conti alla mano il comune dal mancato introito della TASI perderebbe circa 420mila euro, mentre l’abbassamento dell’aliquota IMU sulla seconda casa dal 7,6x1000 al 7x1000 comporta un’ulteriore mancata entrata per circa 90mila euro.
In pratica per il primo cittadino mancherebbero alle casse comunali oltre 500mila euro.
“La decisione dei consiglieri comunali è stata deleteria, un vero e proprio saccheggio, questo comporterà il taglio di determinati servizi a partire dal trasporto alunni e dalla mensa scolastica, con l’imminente avvio dell’anno scolastico chiedo ai consiglieri comunali di spiegare alle famiglie degli alunni come si potrà ovviare a questi mancati servizi.”, continua il sindaco Malfitano “In consiglio comunale il collegio dei revisori dei conti presieduto dal dott. Andrea Maggio aveva avvertito i consiglieri che questa disgraziata decisione avrebbe avuto delle conseguenze negative per le casse comunali, invitandoli al buon senso più che alla facile propaganda politica. Tra l’altro l’incidenza per le tasche dei cittadini nicosiani era di qualche decina di euro e per un risparmio praticamente irrisorio oggi ci troviamo in una situazione di grave squilibrio di bilancio”, infine, conclude il primo cittadino, “porteremo in aula consiliare un bilancio in disequilibrio, saranno i consiglieri a prendersi la responsabilità di trovare le risorse per trovare l’equilibrio necessario, così come hanno scelto di abbassare le imposte, ora si prendano la responsabilità e l’onere di trovare nuove entrate affinchè non vengano tolti ai cittadini determinati servizi fondamentali per la collettività.”.
Quali servizi verranno penalizzati da questa scelta ? La Tasi sostituisce, di fatto, l’Imu per la prima casa e insieme all’IMU stessa (laddove rimane) e alla TARI, o tassa sulla raccolta rifiuti, costituisce la IUC, l’Imposta Unica Comunale. Copre le spese per i servizi cosiddetti indivisibili, cioè quelle attività comunali che sono offerte non sulla base di “una domanda individuale”, ma in modo tout court a vantaggio di tutta la cittadinanza. Fra i costi coperti dal tributo spiccano, a titolo esemplificativo, quelli per l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe e la manutenzione delle strade. Da un punto di vista oggettivo, i presupposti da cui muove la TASI sono del tutto simili a quelli dell’IMU. Da un punto di vista soggettivo, invece, saranno interessati dalla nuova tassa non soltanto i possessori di un’unità immobiliare, ma anche coloro che utilizzano l’immobile, a partire dagli inquilini.
Nel frattempo dall’ufficio ragioneria del comune si sta cominciando a prevedere i tagli necessari per riequilibrare il bilancio, qualche migliaio di euro sarà recuperabile da un piccola spending review sugli uffici comunali riducendo all’osso le esigenze di ciascun settore.
Entro il 30 settmbre il consiglio comunale dovrà approvare il regolamento IUC ed il bilancio di previsione 2014, in quell’occasione si prevedono scintille tra l’amministrazione ed il consiglieri comunali.
Sergio Leonardi
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