Com’era prevedibile, l’azzeramento dell’aliquota TASI avvenuta con la delibera consiliare dell’8 settembre, ha avuto i suoi strascichi politici.
Il sindaco di Nicosia dott. Sergio Malfitano, non ha preso bene questa scelta dei consiglieri, l’abbassamento dell’aliquota IMU dal 7.6 al 7 x1000 e l’azzeramento totale dell’aliquota TASI, comporteranno per l e casse dell’ente una minor entrata tra i 400.000 ed 500.000 euro, far quadrare il bilancio in questa condizioni diventa un’impresa titanica.
Il primo cittadino ha minacciato le dimissioni se non verrà ritirata e modificata la delibera garantendo le entrate preventivate, senza le quali rischiano di saltare alcuni servizi essenziali per la comunità.
La minoranza in consiglio dichiara che la diminuzione delle imposte sulla casa è un atto dovuto viste le condizioni economiche in cui versano la maggioranza dei cittadini nicosiani, la non presenza in aula della giunta e del sindaco che ha la delega al bilancio non è giustificabile, tra l’altro alcuni consiglieri come Giacobbe avevano chiesto alla dirigente, presente in aula, delle proiezioni sul minor gettito preventivabile, rimandando eventualmente la discussione sul punto.
Ricordiamo che secondo accordi avvenuti in sede di commissione e di conferenza dei capigruppo, si erano previste delle aliquote del 6x1000 per l’IMU sulla seconda casa e dell’1x1000 per le aliquota TASI, un emendamento del consigliere Giacobbe del consigliere Lizzo avevano azzerato la TASI ed aumentato l’IMU all’7x1000, sulla TASI l’interi consiglio comunale si era pronunciato all’unanimità compresi i consiglieri che appoggiamo l’attuale amministrazione.
Sergio Leonardi
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