Tra le operazioni poste in essere dalla Guardia di Finanza di Enna per contrastare i fenomeni di furti di reperti archeologici e gli scavi archeologici clandestini, è rientrato il sequestro di un cantiere edile su territorio di Agira, in un’area demaniale soggetta a vincolo archeologico.
I militari della Compagnia di Guardia di Finanza di Enna hanno infatti notato durante un sopralluogo che i lavori del cantiere avevano portato alla luce l'imbocco di una grotta artificiale con copertura ad arco, che come poi appurato da una prima analisi condotta dal personale specializzato della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Enna, è risultata essere una tomba di particolare interesse archeologico, risalente ad oltre duemila anni fa nel periodo pre-greco.
La ditta che eseguiva i lavori non avendo posto alcuna protezione al sito, lo esponeva ad eventuali danneggiamenti che avrebbero compromesso successivi rilievi e studi.
I lavori edili sono stati sospesi ed il sito, ricadente in un’area demaniale soggetta a vincolo archeologico, è stato protetto per evitare intrusioni o danneggiamenti, in attesa che la Soprintendenza ai Beni Culturali possa effettuare nuovi rilievi sull’intera area.
Sergio Leonardi
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