Cento anni, un traguardo senz’altro invidiabile, un evento festeggiato come una vera e propria festa di quartiere. Vito Lo Casto classe 1914 apprezzato padre di famiglia, amatissimo nonno e zio da decine di parenti che arrivati da ogni parte d’Italia si sono stretti accanto a questo grande uomo.
Nonostante l’età avanzata lo zio Vito è ancora molto lucido, con la battuta sempre pronta, ha seguito tutta la cerimonia ed i festeggiamenti felice e circondato dall’amore dei suoi compaesani.
La cerimonia inizia dentro la sua abitazione circondato da decine di parenti, la sua uscita di casa per andare in chiesa è accolta con entusiasmo dai vicini di casa di una vita, anche se il tragitto è breve un’automobile lo accompagna fino all’ingresso della chiesa di San Michele gremita in ogni ordine di posto da parenti e persone che non vogliono perdere l’evento e soprattutto desiderano festeggiare i cento anni insieme al loro amato “zio”.
La messa e concelebrata da ben tre parroci di cui due sono i suoi nipoti e dal Vescovo della Diocesi di Nicosia Salvatore Muratore. Presente anche il sindaco di Nicosia dott. Sergio Malfitano e gran parte della giunta comunale.
Lo zio Vito segue la celebrazione, canta e prega con i fedeli, in modo naturale e normale, sembra non sentire il peso dell’età è come uno dei tanti presenti alla cerimonia.
Gli rendono omaggio i due sacerdoti suoi nipoti, la figlia, un nipote che legge una poesia e viene letto anche un telegramma inviato dalla Santa Sede firmato da segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin. Il sindaco di Nicosia gli consegna una targa ricordo di questa splendida giornata, accompagnato dall’assessore Maria Giovanna Scancarello.
Sul sagrato della chiesa viene allestito un ricco bouffet, centinaia le persone che rendono omaggio a quest’uomo esempio di vita e di rettitudine, felice lo zio Vito che sente di esser circondato da tante persone che lo amano e lo rispettano.
L’ultimo atto di questa giornata da incorniciare, è il classico spegnimento delle 100 candeline su una torta formato gigante, davanti al portale della chiesa di San Michele le fontane di fuoco chiudono i festeggiamenti per una giornata speciale che ricorda il secolo di vita di un uomo, di un padre, di un lavoratore che negli anni ha saputo costruire attorno a se una grandissima famiglia.
Sergio Leonardi
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