Era uno dei punti “caldi” del consiglio comunale che doveva discutere sulla delibera di giunta dell’8 agosto con la quale si concedeva la disponibilità della locazione dei locali del palazzo di giustizia di Nicosia, presente in aula anche il dott. Giovanni Martino, commissario di polizia.
La discussione non ha avuto i toni forti che tutti si aspettavano, ha iniziato a relazionare il sindaco di Nicosia dott. Sergio Malfitano che ha giustificato la delibera di giunta con la necessità, in vista della scadenza dell’affitto degli attuali locali in cui risiede il commissariato di P.S. indicando tra l’altro la clausola inserita nel contratto di locazione che prevede entro 60 giorni la restituzione ed il trasferimento in altri locali in caso possa riaprire il tribunale di Nicosia.
Subito dopo è intervenuto il dott. Martino che sostanzialmente si è trovato daccordo con quanto espresso dal sindaco Malfitano nella ricostruzione della vicenda.
Altri interventi contrari come quello dell’esponente del PD Salvatore Vega che ha letto in aula un documento redatto dal circolo locale del suo partito nel quale si chiede il ritiro della delibera e si propongono altre alternative, secondo gli esponenti democratici il Comune può contribuire al costo dell’affitto di locali privati, sia di quelli occupati finora dal Commissariato di P.S. sia di altri reperibili nel centro abitato, integrando la somma messa a disposizione dalla Stato e prelevando i fondi dalla decurtazione delle indennità di consiglieri comunali e assessori; il Comune può concedere in affitto i locali comunali di Via B. Di Falco, dotati di ampio garage, e trasferendo gli uffici lì collocati sia in altri siti attualmente liberi e non utilizzati (Via F.lli Testa, Piazza Marconi) sia in locali reperibili con una razionalizzazione dell’uso di tutti i numerosi immobili disponibili; il Comune può concedere i locali di via Pozzetto, dove attualmente è collocata la biblioteca comunale e trasferire la stessa, che acquisirebbe maggiore dignità, negli ampi spazi dell’ex liceo classico di Via Vitt. Emanuele.
Critiche da parte anche dall’esponente di Primavera Democratica Melo Lizzo che vede nella decisione del sindaco un scelta necessaria anche se la più facile, quando c’era tutto il tempo per poter trovare alternative.
Gli esponenti di Forza Italia pur stigmatizzando le azioni dell’amministrazione Malfitano approvano questa delibera, senza la quale il commissariato rischia di trasferirsi in un altro comune.
D’accordo anche il gruppo di Grande Sud, Articolo 4 ed i due esponenti indipendenti Tomasi e Di Pasquale. Sostanzialmente pur nella speranza che il tribunale di Nicosia possa riaprire non esistono ad oggi alternative più veloci e praticabili, considerando tra l’altro che i locali sono stati visionati dal Questore di Enna e saranno oggetto di discussione in una riunione in Prefettura lunedì 1 settembre. Tentare di trovare alternative rischierebbe di far perdere a Nicosia anche questo prezioso presidio di legalità.
Solo sul finire, con l’intervento del vice-sindaco Amoruso e con la contro-replica del sindaco, si sono alzati i toni e le polemiche, soprattutto in risposta al documento redatto dal circolo PD di Nicosia ritenuto non praticabile in alcun punto. Non sono mancate le battute e le risposte sarcastiche anche di altri consiglieri alle risposte dell’amministrazione, ma sostanzialmente il risultato che si voleva raggiungere ovvero salvaguardare il Commissariato di PS è stato raggiunto con l’evidente soddisfazione del dirigente presente in aula.
Sergio Leonardi |