Nei giorni scorsi è stato distribuito ad Agira un volantino promosso dal comitato cittadino presieduto dall’ ex presidente del consiglio comunale l’ Ing. Elio Pistorio.
Nel volantino vengono espresse alcune considerazioni sui lavori che si stanno realizzando ad Agira in alcuni quartieri interessati dai cantieri per disoccupati .
Il volantino tramite lettera è stato trasmesso al sindaco, ai consiglieri comunali e alla soprintendenza di Enna. Il testo del volantino evidenzia che in alcuni quartieri dove si stanno realizzando i cantieri per disoccupati ed esattamente nel cortile Ragonesi, via Vasta e largo Plebiscito viene tolta la pavimentazione originaria sostituendola con altro tipo di pavimentazione non simile al ciottolato.
Nel volantino si chiede di conoscere i motivi della scelta e le relative autorizzazioni tenuto conto che i lavori smantellano “l’ identità storica” portata avanti secondo il comitato diretto da Pistorio da quanti hanno avuto responsabilità politiche negli ultimi lustri.
Il volantino ha destato numerose preoccupazioni tra i lavoratori interessati nella realizzazione delle opere progettate dall’ ufficio tecnico comunale, la segnalazione potrebbe infatti portare ad un blocco dell’ attività lavorativa.
Sui cantieri finanziati con fondi comunali, tra i primi ad intervenire è stato il presidente del consiglio comunale di Agira Luigi Manno che recentemente si era recato in visita presso tutti i cantieri e sostenitore sin dall’ inizio del progetto di realizzare cantieri per disoccupati di fronte alla grave crisi lavorativa che investe il paese.
“Ho chiesto verbalmente ai tecnici le dovute informazioni – ha detto il presidente del consiglio Luigi Manno – i quali mi hanno riferito che la pavimentazione nei progetti interessati è stata realizzata utilizzando dei "cubetti dorati tipo Mistretta" collocati dentro riquadri di pietra lavica. la tipologia d' intervento – continua Luigi Manno - completa il progetto di riqualificazione del quartiere arabo delle Rocche finanziato da parte dell' Assessorato Regionale ai Beni Culturali circa sette anni fà e munito del parere della sovrintendenza. In sintesi – conclude Luigi Manno - i tecnici progettisti interessati hanno per analogia e nell' ottica di integrare l' intervento che ha coinvolto quasi complessivamente l' intero quartiere nel passato utilizzato gli stessi materiali per creare uniformità nell’ ambiente interessato. Mi risulta inoltre - conclude Luigi Manno - che gli abitanti delle zone interessate hanno apprezzato i lavori e la diligenza dei lavoratori. Nel rispetto della normativa auguro a tutti i lavoratori coinvolti di proseguire con serenità in un momento di crisi lavorativa ed economica le opere intraprese. I cantieri per disoccupati riguardano lavoratori privi di stabile occupazione, economie locali e soggetti svantaggiati che vanno inseriti attivamente nella società”