Da tempo maltrattava i familiari con i quali conviveva, si tratta di un ventottenne ennese, residente nel centro cittadino, disoccupato, il quale dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, resistenza a Pubblici Ufficiali, danneggiamento di autovettura della Polizia di Stato, violazione di domicilio e minacce gravi.
Le indagini della Squadra Mobile di Enna, diretta dal V.Q.A. dott. Giovanni Cuciti, attivate immediatamente, appena avuto notizia dei fatti, hanno consentito di documentare come da tempo, ormai, l’uomo fosse diventato violento con i familiari conviventi, con i quali aveva avuto ripetute discussioni, spesso degenerate in scontri fisici nei quali le persone a lui care avevano la peggio riportando percosse e lesioni.
Gli atteggiamenti violenti avevano costretto i suoi parenti prossimi a fare ricorso ad un centro antiviolenza di altra Provincia o a spostare il domicilio, proprio al fine di evitare che le “esuberanze” del giovane potessero degenerare con gravi ripercussioni per la propria incolumità.
Così i racconti fatti alla Polizia hanno consentito di documentare un lungo periodo di convivenza difficile e conflittuale, caratterizzata da violenze fisiche e psicologiche che hanno reso negli anni la vita in comune particolarmente gravosa e rischiosa, con l’evidente pericolo di reiterazione di comportamenti violenti in danno di familiari e parenti.
Il giovane, che risulta essere sempre stato curato ed accudito dai familiari, tuttavia non esitava a sfogare la sua rabbia qualora gli venisse opposto un diniego alle sue richieste di denaro o altro.
Inoltre, in occasione di un intervento posto in essere per prestare ausilio ad un familiare che aveva la necessità di entrare nella propria abitazione per prelevare degli effetti personali, il giovane non ha esitato a scagliarsi contro gli operatori della Squadra Mobile intervenuti, opponendo resistenza fino a danneggiare la vettura di servizio.
Sulla scorta delle innumerevoli evidenze investigative emerse dai comportamenti dell’individuo, il quale ha dimostrato di essere pericoloso non solo per gli altri ma anche per se stesso – ha anche manifestato, infatti, propositi autolesionisti – il P.M. titolare del fascicolo processuale dr. Augusto Rio ha ottenuto dal G.I.P. di Enna dott. ssa Elisabetta Mazza l’applicazione di una misura di sicurezza personale da scontare presso idonea struttura del Ministero della Giustizia.
Così gli uomini della Squadra Mobile hanno ristretto l’uomo presso idoneo luogo dove permanere per il periodo prestabilito.