Un 28enne originario del Catanese è stato colpito dal divieto di avvicinarsi alla ex moglie, di Gagliano C.to.
Il provvedimento del Gip di Enna è stato notificato nel corso della mattinata odierna all'uomo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Nicosia congiuntamente a quelli della Sezione di Polizia Giudiziaria di Enna.
Il 28enne, indagato per reati persecutori nei confronti della donna con il quale ha interrotto da tempo la relazione, ha ripetuto e aggravato il proprio comportamento, fino al punto di minacciare di morte l'ex coniuge anche alla presenza di altre persone.
La donna, dopo l'interruzione della loro relazione avvenuta nel febbraio dello scorso anno, causata dall'eccessiva gelosia dell'uomo, si era vista anche costretta a cambiare le proprie abitudini di vita.
L'atteggiamento posto in essere dall'uomo ha cagionato un grave e perdurante stato d'ansia e di paura, costringendo a non uscire più di casa da sola.
Le minacce arrivavano a qualsiasi ora del giorno mediante sms o telefonate dove annunciava la sua imminente "fine".
La donna ormai stremata nel mese di marzo 2014 dopo l'ennesimo episodio ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Gagliano C.to e della sezione di P.g. di Enna.
Le indagini svolte dai Militari dell'Arma hanno permesso di accertare che l'uomo era affetto da una gelosia patologica.
Minacciava la donna anche postando dei messaggi sul suo profilo Facebook e su quello delle sue amiche.
Dal settembre 2013 al novembre del 2013 i Carabinieri hanno accertato che l'uomo ha molestato la donna con almeno 7000 contatti telefonici.
Emblematico è stato anche l'accanimento verso un amica della donna, ritenuta dall'uomo responsabile della fine della loro relazione, che questi cominciava a molestare e perseguitare al pari della ex convivente.
Fino ad un certo punto l'atteggiamento dell'uomo si è dimostrato apparentemente solo limitato alle parole, tuttavia nel mese di Marzo si verificava il fatto più importante e ritenuto pericoloso.
L'uomo, ancora una volta in balia delle sue fissazioni, si introduceva presso l'abitazione della ex convivente e la coglieva di soprassalto mentre ella stava dormendo sul divano. Anche in questo caso l'uomo tentava una riconciliazione, ma trovando risposta reagiva sferrando una schiaffo alla donna e provocandogli delle lesioni personali.
Inoltre per soddisfare la propria ansia di controllo sì impossessava furtivamente del cellulare della donna per controllare i suoi contatti e messaggi.
Ma la condotta delittuosa dell'uomo non si esauriva solo nel furto del telefono e nelle violenze fisiche, una volta venuto in possesso del telefono di lei iniziava a visionare la rubrica e mandare messaggi a tutti gli uomini memorizzati in rubrica.
Adesso dopo il provvedimento odierno si spera la donna possa vivere più serenamente.