E’ stato approvato con 63 voti favorevoli ed un solo astenuto la proposta di referendum di abrogazione del DL 155/12 che di fatto ha chiuso i tre tribunali di Mistretta, Modica e Nicosia.
L’iniziativa referendaria partita dalla regione Abruzzo è stata seguita dai consigli regionali di Basilicata e Campania, secondo l’art. 75 della Costituzione devono essere almeno 5 le assemblee regionali deliberanti in favore dell’iniziativa.
In Sicilia la proposta è stata presa in carico dal Movimento 5 Stelle, il deputato Matteo Mangiacavallo ha studiato tutta la problematica già dal mese di maggio, quando durante una visita a Nicosia, in occasione della campagna elettorale per le europee, venne messo a conoscenza della situazione che si era venuta a creare con la cancellazione dei tre tribunali. Il suo collega del Movimento 5 Stelle, Salvo Siragusa, è stato il relatore della proposta.
I deputati Alice Anselmo di Articolo 4 e Totò Cordaro di Pid-Cantiere Popolare sono stati eletti delegato effettivo e delegato supplente per presentare presso la Corte di Cassazione i tre quesiti referendari.
La strada verso l’abrogazione del decreto legislativo sulla riforma della geografia giudiziaria è ancora lunga. Il prossimo passo avverrà davanti alla Corte di Cassazione, poi successivamente l’ostacolo della Corte Costituzionale che dovrà decidere se il referendum è ammissibile.
Quindi la decisone definitiva passerà attraverso la consultazione popolare, se la maggioranza degli italiani voterà “si” la legge verrà abrogata, in caso contrario tutto rimarrà come prima, occorrerà anche raggiungere il quorum dei votanti, ovvero il numero di coloro che si recheranno alle urne dovrà superare la soglia del 50%+1 degli aventi diritto.