Anche quest’anno si entra nel vivo dei festeggiamenti capitini in onore del patrono San Giacomo, festeggiamenti che in verità sono già iniziati dal primo di luglio e che si concluderanno, con la processione, il 26 di questo mese, periodo quindi interamente dedicato al Santo.
Fratello di Giovanni Apostolo, Giacomo Di Zebedeo, detto anche Giacomo “il Maggiore” per distinguerlo da un altro apostolo più giovane che portava lo stesso nome, fu anch’Egli uno dei dodici, e precisamente, secondo i vangeli sinottici, i due fratelli Giacomo e Giovanni erano due pescatori, che si trovavano sulla riva del lago di Tiberiade insieme al padre Zebedeo, anch’egli pescatore, quando passò Gesù il Nazareno e li chiamò, invitandoli a seguirlo.
Giacomo fu uno dei tre apostoli che assistette alla trasfigurazione del Cristo e fu il primo apostolo martire.
L’aurea città dei Nebrodi, Capizzi, detenne nel 1431 la sacra giuntura di un dito di San Giacomo. Anno dopo anno tutti in loco attendono il periodo dei festeggiamenti in onore del Santo.
Soprattutto l’ultima decade di luglio rappresenta per la città senza dubbio il momento più vivo di tutto l’anno. E’ in questo periodo che tornano a casa anche i capitini che la vita ha disperso in Italia e nel mondo, ma che la tradizione, il folklore e la devozione per il santo patrono richiamano alla terra natìa.
Vasto il programma esposto nel calendario dei festeggiamenti, che propone quest’anno anche un concorso fotografico denominato “FotografiAMO San Giacomo” e che vede arricchirsi la tradizionale sfilata del vessillo aragonese con la presenza di un corteo storico di ben 50 figuranti e 25 sbandieratori.
Non mancheranno accanto alle processioni e alle novene religiose in onore del patrono, anche gli spettacoli, tra i quali spicca l’esibizione canora di Orietta Berti, che è prevista per la serata di venerdi 25 luglio in Piazza San Giacomo.