Archivio Video TeleNicosia Archivio Foto TeleNicosia Cerca un contenuto sul sito di telenicosia
 
 
TeleNicosia, sito ufficiale della televisione nicosiana Torna alla home ! Redazione TeleNicosia Archivio TeleNicosia WebTV Segnala la notizia a TeleNicosia
 
  TeleNicosia, sito ufficiale della televisione nicosiana  
 
NICOSIA NON AVRA’  FUTURO SENZA INFRASTRUTTURE ADEGUATE
CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO:
Condividi su Facebook  

16/07/2014 - NICOSIA NON AVRA’ FUTURO SENZA INFRASTRUTTURE ADEGUATE

Amiche ed Amici di Nicosia e delle zone Montane, affrontiamo oggi uno dei gravi problemi del nostro meraviglioso Territorio, l’arretratezza delle infrastrutture Faremo anche un breve excursus storico.


Possiamo affermare senza ombra di smentita che “ non c’è futuro per la nostra Città e per il nostro territorio senza le infrastrutture adeguate”. Sembrerebbe una frase fatta e scontata per tutti. Sicuramente lo era duemila anni fa per i Romani che creavano il più grande Impero della Storia. I romani, come tutti sappiamo, per prima cosa realizzavano le strade che collegavano Roma a tutte le terre conquistate. Quelle strade ancora sono presenti dappertutto. Anche in Sicilia realizzarono le strade che hanno costituito il sistema viario portante fino a qualche decennio fa. Le fonti di età romana, in sostanza la Tabula Peutingeriana e l'Itinerarium Antonini, permettono di individuare la viabilità portante interessata dal cursus publicus, come essenzialmente formata dalla viabilità costiera e da alcune trasversali interne da Catania per Agrigento, da Catania per Termini, da Agrigento per Palermo.Le esigenze militari di difesa dell’Isola  nel corso dell’ultima età thematica (sec. VIII-IX) soprattutto nella parte nord-orientale -il Val Demone- in cui si concentrava la resistenza bizantina fecero realizzare nuove Vie. La necessità di fortificare l'Isola per fronteggiare l'avanzata islamica comportò ( forse più nella Sicilia orientale che in quella occidentale) la costruzione di luoghi forti, in alcuni casi una diversa dislocazione dei centri urbani e degli itinerari; il caso più significativo è quello relativo alla formazione della via Messina per le montagne, che resterà fino all'età moderna l'asse portante delle comunicazioni all'interno dell'Isola, congiungendo Palermo e Messina e sostituendo in tal senso la via romana da Catania a Termini, il cui uso è peraltro documentato a lungo.

L'itinerario, attestato da Idrisi,  seguiva dunque un tracciato imperniato sui caposaldi dell'insediamento collinare e montuoso attraverso la Valle dell'Alcantara, i Nebrodi, le Madonie. In stretta relazione con l'affermarsi di questa nuova viabilità, acquistano un peso specifico i centri di Maniace, e poi Randazzo, Cesarò, Troina, Cerami, Nicosia, Gangi, Petralia, Polizzi, Caltavuturo, tappe di questo itinerario di lunga percorrenza L 'innovazione rappresentata da questo tracciato est-ovest va, peraltro, connessa ad un rafforzamento complessivo della rete viaria nord-sud attraverso i Nebrodi e le Madonie. Le numerose citazioni di vie regie presenti nei documenti della prima età Normanna consentono infatti di ricostruire ulteriori tracciati, che, staccandosi dalla via Messina per le montagne si dirigevano verso nord in direzione della costa tirrenica: tali sono la via regia da Troina a S. Marco d'Alunzio, la via regia da Randazzo a Patti attraverso Raccuia e da Randazzo verso Naso. Sono itinerari che evidenziano l 'importanza strategica di Troina e del comprensorio di Randazzo da ricondurre alla riformulazione di età tardo-bizantina dell'assetto viario, in quanto vie militari destinate a collegare i punti strategici su cui si imperniava la resistenza dell'Isola; ben evidente è a tal proposito il significato della via regia incentrata su Rometta con funzione di collegamento trasversale tra il versante ionico e quello tirrenico, attraverso le due fiumare di Saponara e di Larderia, itinerario alternativo rispetto alla viabilità di età romana passante per G esso.

L'importanza di alcuni centri urbani collocati lungo questi percorsi si accrebbe e numerosi monasteri italo - greci furono fondati come luoghi di sosta e di controllo dei transiti. La loro funzione strategica rimase immutata nel corso della prima età Normanna: le scelte politiche del Gran Conte esplicitano ad esempio, il ruolo di Troina, prima capitale dell'Isola e sede di Vescovado, di S. Marco d'Alunzio che riceve in quegli anni le sue prime strutture fortificate.
Lo stesso sviluppo di Randazzo in età normanna, è in stretta relazione con il confluire nell'area del suo comprensorio di alcuni importanti itinerari attorno all'Etna: quello lungo la valle dell'Alcantara si saldava infatti, lungo il fianco occidentale del vulcano con il tracciato pedemontano in direzione di  Adrano e Paternò, che si ricongiungeva alla via romana da Catania a Termini. La riqualificazione e la importanza strategica della zona, segnalata dalla creazione della contea aleramica nella prima metà del XII secolo sono attestate dalla costruzione dei due castra di Paternò e Adrano; significativo è il fatto che proprio a sud di Bronte si possa localizzare uno dei pochi ponti costruiti in età normanna ( 1121), che consentendo l'attraversamento dell'alto Simeto rendeva più agevoli i collegamenti con Troina. Da Paternò una serie di strade attraversava a ventaglio l 'area della Piana in direzione di Mineo e Caltagirone, di Lentini, di Piazza Armerina. La rete viaria antica è stata spesso ricalcata nelle epoche successive: le citazioni documentarie consentono infatti di registrare la persistenza della costiera via Valeria da Messina a Lilibeo, della via Pompeia da Messina verso sud in direzione di Catania e Siracusa e dell'antica via Selinuntina, che da Siracusa, passando per Palazzolo Acreide, proseguiva lungo la costa meridionale verso Agrigento e Selinunte.


All’inizio dell'età moderna, così come nel resto delI'Europa, le strade e le città in Sicilia costituivano un aspetto unitario dell’ organizzazione umana dello spazio. Striscie di terra
Il corriere ordinario di Val di Mazzara doveva compiere il viaggio di andata e ritorno in 8 giorni nel periodo aprile-settembre e in 24 nel periodo ottobre-marzo: da Palermo a Mazzara lungo la costa con brevi deviazioni all'interno, poi si internava verso Castelvetrano,  tornava sulla costa a Sciacca, nuovamente all'interno e quindi al mare ad Agrigento e Licata, risaliva a Caltanissetta e rientrava a Palermo dopo aver toccato Termini. L'ordinario del Val Demone aveva a disposizione per il suo viaggio 24 giorni d'estate e 30 nel periodo invernale: da Palermo a Messina percorreva la costa con puntate verso le Madonie, i Nebrodi e i Peloritani ( ad esempio da Cefalù verso Castelbuono per tornare a Tusa e la costa con puntate verso le Madonie, i Nebrodi e i Peloritani: ad esempio da Cefalù verso Castelbuono per tomare a Tusa e risalire verso Castelluccio) quindi proseguiva sul versante ionico, si addentrava nella valle dell'Alcantara e tornava a Palermo attraverso Troina e Nicosia. AlI'ordinario del Val di Noto erano necessari circa 20 giorni per compiere il suo percorso: da Palermo a Calascibetta e imboccando ad Adrano il versante meridionale etneo, a Catania; da qui proseguiva via Lentini fino a Siracusa si addentrava fino a Palazzolo scendeva verso Noto (Noto Antica) e toccava le città della contea di Modica. Da Vizzini compiva un rapido giro attraverso i paesi del versante settentrionale degli Iblei e, attraverso Caltagirone, giungeva a Terranova (Gela), risaliva verso Piazza e, infine, tornava a Palermo. "Corse" più rapide come la tratta Palermo –Messina prevedevano il transito solo lungo la costa toccando Termini, Cefalù, Patti e Milazzo. La "via della Montagna" tra Palermo e Messina ( con soste a Termini, Nicosia, Randazzo e Taormina) restava ancora in uso, ma non per molto. Altri percorsi via via integrarono i principali e già nel 1598 corrieri ordinari assicurano i collegamenti Palermo-Catania e Catania-Messina.  Se questi tragitti ripercorrevano in parte le vie antiche, in parte modificarono non solo le linee di comunicazione ma anche, all'interno di queste, i punti di attrazione; erano vie fluide i cui percorsi mutavano col mutare delle gerarchie urbane, delle congiunture economiche d egli eventi climatici.


Forse mi sono dilungato, ma reputavo importante evidenziare che non c’è possibilità di sviluppo senza strade adeguate. Oggi abbiamo le stesse strade dell’epoca borbonica e degli inizi del secolo scorso con una unica differenza, sono asfaltate e mal ridotte più di prima. Nicosia sarà sempre isolata come lo saranno le zone montane della Zona Nord se non ci impegniamo per far realizzare strade sicure e confortevoli. Penso che dobbiamo puntare sul completamento della Nord – Sud. Per adesso si parla soltanto dei lotti che ci portano verso Mistretta ma mancano i lotti che ci portano verso Leonforte. Certo io non rinuncio al completamento della Nicosia – Agira, ma quella è solo una parte di un collegamento verso Catania. Nessuno si illuda di poter fare Turismo o commercio senza un sistema viario idoneo, sicuro e confortevole. Penso che dovremmo batterci per questo obiettivo primario e mettere da parte chi pensa che le cattive strade ci hanno tenuto al riparo dalla delinquenza. Amiche ed Amici impegniamoci per la nostra terra, impegniamoci per i nostri Comuni. Come penso mi avrete spesso sentito dire. “Insieme si Può”. Diamo una speranza per un futuro migliore, non possiamo essere sempre miopi e pensare che tutto lo debbano fare gli altri. Penso che non potremmo mai dire di appartenere ad un Comune moderno in grado di competere in questo mondo globalizzato se in tempi rapidi non ci adeguiamo ad affrontare le sfide che il terzo millennio ci impone Il futuro ed cambiamento iniziano dal nostro impegno. #InsiemesiPuò

Alfio Di Costa




 

 

 

 

Seguici anche su LinkedIn TELENICOSIA su Youtube Segui Telenicosia anche sul gruppo facebook Segui Telenicosia anche su twitter Telenicosia su Vimeo TeleNicosia su Google+ telenicosia su Flickr Livestream
Previsioni Metereologiche relative al territorio di Nicosia

meteo * oroscopo * l'almanacco

 
NICOSIA NON AVRA’  FUTURO SENZA INFRASTRUTTURE ADEGUATE
 
NICOSIA NON AVRA’  FUTURO SENZA INFRASTRUTTURE ADEGUATE
 
 
Commenta questo articolo:
 
 
     
     
 

NEWS ESTERO

NEWS ITALIA

NEWS SICILIA

NEWS NICOSIA

EVENTI & SPETTACOLI

TG FLASH CON LE
NEWS DELLA PROVINCIA DI ENNA

PREVISIONI METEREOLOGICHE

L'ALMANACCO

OROSCOPO

SEGNALA LA NOTIZIA

LA TUA PUBBLICITA' SU TELENICOSIA

DIRETTE

REDAZIONE

ANIMAZIONI

ARTE

CINEMA

CONVEGNI

CORTOMETRAGGI

SPORT

ARCHIVIO

 
 

Tutti i contenuti su questo sito (foto, video, testo, ecc) sono di esclusiva proprietà
dell'azienda Studio Immagine (www.abcsitiweb.com).
Per utilizzarli è necessario chiedere preventiva autorizzazione ed indicarne sempre la fonte (TeleNicosia).
Ogni abuso sull'utilizzo sarà perseguito presso le dovute sedi.

TELENICOSIA Via Umberto I, 45 Nicosia (EN). Tel/Fax: 0935 646008 - E_mail: redazione@telenicosia.it
Testata Giornalistica. Iscritta al Tribunale di Nicosia al N2/13. Iscritta al R.O.C. al N. 23022 .
Editore: Studio Immagine . P.IVA : 01138290869

CSS Valido!