Il galloitalico è la lingua comunemente parlata a Nicosia, un’antica eredità che ha origine dall’emigrazione dei lombardi in Sicilia presumibilmente nel periodo normanno.
Quest’anno per la prima volta si celebra a Nicosia questa antica parlata, con una rassegna festival in ricordo del maestro Sigismondo Castrogiovanni, poeta e scrittore del galloitalico nicosiano, scomparso 10 anni fa.
A partire dal 23 novembre sono state previste dagli organizzatori, l’Ecomuseo Petra d’Asgotto, con il patrocinio del Comune di Nicosia e della Regione Siciliana, diverse iniziative. Al cine-teatro Cannata, giovedì 23 novembre a partire dalle 18 ed in replica alle 21, è prevista la rappresentazione della favola scritta in galloitalico da Sigismondo Castrogiovanni “U povero griddo”, parteciperanno le compagnie teatrali AmAttori, Briciole d’Arte, Ecofolk Nicosia, Laboratorio Teatrale Santa Maria Maggiore e Nicosatireggiando.
Il 24 novembre il festival si posta nel quartiere di San Michele, dove nacque il poeta Castrogiovanni, a partire dalle 9 gli alunni delle scuole animeranno questi luoghi caratteristici, recitando le poesie in galloitalico.
Alle 12 verrà apposta una targa davanti alla casa natale del poeta nicosiano Mondo Castrogiovanni.
Nel pomeriggio del 24 novembre, a partire dalle 18.30, si svolgerà nella chiesa di San Michele un convegno di valorizzazione del dialetto galloitalico. Parteciperanno il professore Melo Trovato, che parlerà del “Progetto Galloitalico”, Salvatore Lo Pinzino, illustrerà le opere poetiche in galloitalico, Giovanni D’Urso, parlerà dei Lombardi in Sicilia e gli “Amici della poesia”, il gruppo fondato nel 1986 anche da Mondo Castrogiovanni, reciteranno dei versi in galloitalico.
Sergio Leonardi |