Un’aula consiliare del Comune di Nicosia gremita, ha ospitato sabato 18 novembre un incontro nel quale si è discussa la possibilità di riapertura del Tribunale di Nicosia, chiuso definitivamente il 13 settembre 2013.
L’incontro è stato promosso dall’avvocato Piergiacomo La Via, è stata invitata al dibattito la deputazione della provincia di Enna: la parlamentare Maria Greco e le neo elette deputate regionali Luisa Lantieri ed Elena Pagana. Presenti anche molti avvocati dell’ex foro di Nicosia, ma anche amministratori del territorio limitrofo, che da sempre hanno appoggiato la lotta contro la soppressione del tribunale ed anche i consiglieri comunali nicosiani.
Ad introdurre l’incontro Luigi Bonelli, sindaco di Nicosia, che ha ricordato la vicenda della condanna di 79 manifestanti, che l’11 settembre 2013 bloccarono la stazione di Santo Stefano di Camastra. Da li è rinata l’idea di lottare nuovamente per la riapertura del tribunale. Il sindaco ha ricordato i diversi problemi del territorio, dalla sanità, alla viabilità interna ed ha chiesto per tutti questi problemi il sostegno della deputazione presente. L’amministrazione comunale nel novembre 2015, attraverso una delibera di giunta chiese la stipula della convenzione tra Ministero e Regione, attraverso anche una compartecipazione ai costi.
La proposta di riapertura in via sperimentale del tribunale, è stata illustrata dall’avvocato Piergiacomo La Via, sostanzialmente nel comma 4-bis dell’articolo 8 del decreto legislativo 155/2012 (decreto che chiuse i tribunali minori), si trova la possibilità di riapertura di questi tribunali, attraverso una convenzione tra Ministero della giustizia e Regione Siciliana, utilizzando gli stessi immobili, il bilancio della Regione si accollerebbe integralmente le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di servizio. Secondo uno studio di La Via, il tribunale riaperto potrebbe occuparsi quasi del 90% di tutti i processi penali e civili. In pratica avvocati, testimoni, parti private, forze dell'ordine, non si sposterebbero ad Enna. Nella sede di Nicosia verrebbe solo un magistrato ed un autista, con un evidente risparmio di spesa pubblica e privata.
La prima a prendere la parola è stata la deputata nazionale Maria Greco, anche sindaco di Agira, l’onorevole conosce bene la vicenda per averla vissuta in prima persona, lottando a fianco dei cittadini, anche contro il suo stesso partito che volle la riforma, ha ricordato le varie tappe che portarono alla chiusura e le proposte per evitarla. Con questa nuova proposta si inizia una nuova battaglia che vedrà rinnovato il suo impegno.
L’intervento dell’onorevole Luisa Lantieri si è incentrato sulla difesa del suo operato come assessore regionale del governo Crocetta. Ha sottolineato che non era a conoscenza della delibera di giunta dell’amministrazione di Nicosia del novembre 2015, con la quale si chiedeva la stipula della convenzione. Il suo mancato coinvolgimento ha fatto si che l’iter non andasse avanti. Nonostante questo ha promesso il suo impegno, anche dai banchi dell’opposizione, affinchè si stipuli questa convenzione.
Il successivo intervento è stato quello dell’onorevole Elena Pagana, riallaciandosi all’intervento della sua collega Lantieri, ne è nata una polemica sulla conoscenza o meno dell’atto deliberativo della giunta comunale da parte dell’ex assessore, ma in ogni caso come rappresentate del territorio l’onorevole Lantieri aveva l’obbligo di conoscere i fatti e di informarsi sulla situazione in atto. L’onorevole Pagana non farà mancare il suo impegno all’interno delle istituzioni come rappresentate del territorio.
Sono intervenuti in successione i diversi rappresentanti del territorio, il sindaco di Capizzi, Giacomo Purrazzo, in evidente polemica con l’onorevole Lantieri ha voluto ricordare quante promesse sono state disattese dall’ex assessore, ne è nata una polemica in aula anche con altri suoi colleghi e con il pubblico presente. Il sindaco ha voluto ribadire il suo sostegno, come sempre è stato, per la riapertura del tribunale, sperando che questa volta l’impegno dell’onorevole Lantieri sia reale.
Un altro protagonista sempre in prima linea è stato il presidente del consiglio comunale di Cerami, Agostino Mongioj, anche per questa ennesima battaglia sarà presente, ricordando anche altre priorità di questo territorio.
Ha auspicato unione ed impegno il sindaco di Sperlinga, Giuseppe Cuccì, anche la sua comunità auspica una riapertura del tribunale.
Sullo stesso piano dei suoi colleghi sindaci, anche l’intervento di Fabio Venezia, sindaco di Troina, oltre ad augurarsi unione ed impegno da parte di tutti ha auspicato per rafforzare la proposta della nascita del tribunale sperimentale, anche il coinvolgimento degli altri due tribunali soppressi in Sicilia, quelli di Mistretta e di Modica, un’istanza che partendo dal più territori potrebbe dar forza alla proposta.
E’ intervenuta anche l’assessore del Comune di Gagliano, Caterina Cocuzza, avvocato e di conseguenza a conoscenza delle diverse problematiche legate alla riforma della geografia giudiziaria.
L’incontro si è concluso con un altro intervento dell’avvocato Piergiacomo La Via, che ha letto un documento unitario, che sostanzialmente è la proposta da presentare in un prossimo incontro al neo presidente della Regione Nello Musumeci.
Sergio Leonardi |