Anche il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, ha voluto dare la sua opinione sulla situazione dell’ospedale di Nicosia, dopo la chiusura del reparto di cardiologia.
Il primo cittadino ha ricordato la sua azione in questi mesi, gli incontri con le istituzioni regionali per salvaguardare l’ospedale di Nicosia alla luce dell’applicazione del decreto Balduzzi per la definizione della nuova rete ospedaliera siciliana.
L’ospedale di Nicosia, ha ricordato il sindaco, in un primo momento fu definito come ospedale di zona disagiata, poi successivamente come ospedale di base, conservando i reparti essenziali. Nella rete ospedaliera furono assegnate al nosocomio nicosiano nuovi reparti, lungodegenza, riabilitazione e geriatria con i relativi posti letto. Venne meno la cardiologia, così come previsto per gli ospedali di base.
Ma attraverso un accordo tra l’assessorato regionale alla sanità e la direzione dell’Asp di Enna, si decise di andare in deroga, decidendo di istituire, a costo zero, l’unità operativa semplice di cardiologia. Fu emanata una delibera di giunta regionale con tutte le modifiche concordate e portata in sesta commissione all’Ars, ma questa non si riunì, la delibera rimase sulla carta inapplicata. Nel frattempo il piano sanitario continua ad essere applicato. Per evitare il taglio del reparto si è concordato con l’Asp di Enna di istituire un servizio di cardiologia, che possa garantire comunque il funzionamento anche degli altri reparti e gli stessi utenti dell’ospedale.
L’azione che si prospetta per il futuro è un incontro con il presidente della Regione, Nello Musumeci e con il nuovo assessore alla sanità, per riprendere la situazione della cardiologia la dove si era lasciata e istituire un’unità semplice come era stato concordato con il precedente assessore e con la direzione dell’Asp di Enna.
Sergio Leonardi |