Due città unite dalle radici federiciane e che ora si affiancano l’una all’altra nelle sfide per il futuro. Enna e Jesi non hanno in comune solo la forte impronta lasciata dall’imperatore svevo, ma anche diversi progetti da condividere perché la ricchezza delle glorie medievali porti nuovi frutti.
È appena atterrata in terra di Sicilia la delegazione federiciana ennese, di ritorno da un mini tour autofinanziato nelle Marche, e già si è messa al lavoro per concretizzare le iniziative elaborate assieme agli amici jesini.
La presidente della Casa d’Europa, Cettina Rosso, assieme al sindaco Maurizio Dipietro, lo storico dell’arte Rocco Lombardo, la referente per le attività con le scuole Maria Renna, l’organizzatore del Palio federiciano Giuseppe Castronovo, la presidente del Centro studi “Federico II di Svevia” Paola Rubino, il presidente del corso di Lettere dell’università Kore Pietro Colletta, l’appassionato cultore di storia locale Federico Emma, il fotografo Luigi Vellari e il giornalista Riccardo Caccamo, parlano all’unisono di “esperienza preziosa” che dà loro lo slancio per nuove idee da realizzare in città.
Accolti con entusiasmo dalla Fondazione Federico II Hohenstaufen Jesi Onlus e dal suo Centro studi, con a capo Fabio Costantini e Franca Tacconi, collaborati attivamente da Lucia Ceppi, il gruppo ennese ha incontrato il sindaco Massimo Bacci, l’assessore comunale alla Cultura Luca Butini, il coordinatore territoriale dell’Accademia della cucina Mauro Magagnini e la referente della Pro Loco Jesi Anna Maria Epifani, facendo poi una breve escursione nella città natale di Federico II, nella sede della fondazione a lui dedicata e una lunga visita all’interno del museo multimediale “Stupor Mundi”, senza tralasciare alcune tra le più belle abbazie medievali della zona e la città di Recanati.
“Entrare nel museo di Jesi è stata per tutti noi un’esperienza straordinaria – ha commentato Cettina Rosso – abbiamo seguito un percorso di sedici ambienti multimediali spalmati su tre piani di un edificio storico che sorge proprio sulla piazza dove nacque Federico II. Filmati, giochi di luce e ombre, scritti e racconti che si intrecciano a immagini rievocative, documenti e costumi, personaggi che ritornano dal medioevo per rivelarci le loro verità: siamo stati avvolti da una magia che è molto difficile descrivere, va vissuta. L’emozione più grande è stata vedere il nostro Castello di Lombardia e la nostra Settimana federiciana sbucare fuori in due diverse stanze”.
Uno degli obbiettivi dei federiciani ennesi (Cettina Rosso e sindaco Dipietro in primis) è ora quello di dar vita a Enna a un museo virtuale su Federico II, con materiali messi a disposizione dalla Fondazione di Jesi, “concretizzando così il lavoro di scambi reciproci tra Enna e Jesi”, ha aggiunto Cettina, visto che nuovi materiali prodotti all’interno della Settimana federiciana saranno presto inviati alo “Stupor mundi”. Altro traguardo, è quello di stimolare più ennesi possibili (scuole incluse) a visitare il museo jesino.
E prende vita anche uno scambio culturale sollecitato da alcuni istituti ennesi: il liceo musicale della città sarà messo in contatto con la scuola musicale Pergolesi di Jesi, l’istituto comprensivo De Amicis con la scuola media “Federico II” di Jesi e il plesso Santa Chiara con una scuola elementare jesina con quale condividere musica e laboratori artistici su tema federiciano.
“Ricambieremo presto la visita, volando da voi in Sicilia – ha annunciato la jesina Franca Tacconi – il nostro legame è la base sulla quale costruire un percorso che colleghi le città federiciane d’Italia, valorizzandole sia politicamente che economicamente”.
Enna intanto si prepara a vivere una giornata di festa a lungo preparata da Cettina Rosso e il suo staff, assieme al Comune: venerdì 24 novembre alle 17.30 verrà inaugurata la , finanziata dalla Fondazione Terzo Millennio – Italia e Mediterraneo, presieduta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele. Emanuele prese la decisione di investire sul monumento ennese nel maggio 2016, quando venne in città a ritirare il premio per l’Europa “Federico II”, consegnatogli all’interno della Settimana federiciana, e visitò la villa Torre di Federico, lodandone la bellezza e il valore storico. I dettagli sull’evento – al quale parteciperà lo stesso Emanuele – saranno comunicati nei prossimi giorni. |