Sei consiglieri comunali hanno indetto presso il palazzo comunale una conferenza stampa per presentare la mozione di sfiducia al sindaco Sergio Malfitano, si è trattato sostanzialmente di portare a conoscenza un documento firmato dai sei consiglieri comunali, Bonfiglio, Giacobbe, La Giglia, Lizzo, Vega e Bonelli, quest’ultimo si è dimesso nelle scorse settimane sostituito da Giacomo Consentino, che quest’oggi ha ribadito la volontà di firmare anch’egli il documento.
Mancano all’appello almeno altri due consiglieri, senza la loro firma questa mozione è impresentabile e non è possibile porla in discussione in consiglio comunale.
In totale sono 14 pagine suddivise in vari capitoli, si parte dalle premesse in diritto ed i precedenti giurisprudenziali, passando alle analisi critiche sul piano politico per dimostrare che il sindaco attualmente non dispone di maggioranze stabili ed affidabili in consiglio che gli permettano di governare regolarmente. Vengono analizzati gli aspetti di carattere giuridico-amministrativo, analizzando i punti del programma mai adottati e tutte le criticità riscontrate in questi mesi di amministrazione nei vari campi, dall’assistenza sociale, alla viabilità e sicurezza stradale, lavoro e politiche giovanili, cultura, turismo, sport, servizi, tributi locali, in tutti questi settori si riscontrano da parte dell’opposizione mancanze gravi tali da aver aggravato la situazione economico sociale di Nicosia.
Durante l’incontro sono usciti fuori diversi retroscena, due riunioni tenutesi una presso lo studio del Dott. Alberto Murè con diversi consiglieri, segretari e portavoce dei diversi partiti, finita in un nulla di fatto, anche se ai sei firmatari si aggiunsero altri sette consiglieri disponibili a votare e a firmare la mozione, si trattava dei consiglieri Bruno, Di Pasquale, Fiscella, Mancuso, Mancuso Fuoco, Pidone e Tomasi.
Una seconda riunione si tenne presso l’abitazione del consigliere Vega nella quale con la mozione pronta e la presenza di 12 consiglieri si tentò di giungere ad una conclusione senza arrivare ad un risultato, da quell’episodio nacque la volontà del consigliere Bonelli di dimettersi.
Una situazione che ad oggi non permette una via d’uscita rapida, considerando che i due consiglieri di Articolo 4 Mancuso Fuoco e Pidone ritengono che il treno sia già passato e che la mozione da presentare sia tradiva, in realtà i sei consiglieri di opposizione ritengono che siano in trattativa con l’amministrazione per recuperarli all’interno della maggioranza.
Il consigliere Lizzo ritene la mozione di sfiducia un atto d’amore, sullo stesso piano si muove il neo-consigliere Consentino ritenendola l’unica via d’uscita ad una situazione ormai statica ed ingovernabile.
Nei prossimi giorni si tenteranno altre strade, probabilmente un comizio oppure una raccolta firme tra i cittadini insoddisfatti da questa amministrazione comunale. |