Venerdì 27 ottobre sono iniziate le celebrazioni del terzo venerdì di novembre, che ricorda il miracolo avvenuto il 20 novembre 1626 ad opera del Padre della Misericordia, durante la peste che colpì Nicosia.
I membri della Confraternita della Divina Misericordia hanno spostato il crocifisso dalla sua collocazione naturale e ad hanno posto il Padre della Misericordia sulla navata centrale della Basilica, proprio davanti alla celebre cona del Gagini, in attesa che il 17 novembre venga portato in processione.
Durante la peste del 1626, una ragazza del monastero dell'Immacolata in Santa Cristina vide in una visione che per scongiurare il flagello bisognava portare in processione per le vie della città il simulacro di Gesù Crocifisso Padre della Misericordia, il clero ed il Senato e tutto il popolo aderirono con grande gioia a tale ispirazione, i nicosiani ebbero fede e la processione ufficiale solenne ed affollatissima ebbe luogo. All’avvicinarsi dell’immagine di Gesù Crocifisso al lazzaretto, allestito nel piano di Sant’Elia, sorgevano guariti gli infermi, anche i più gravi e la processione iniziata con fiumi di lacrime si chiudeva con canti di gioia, Nicosia fu salva. Il senato nicosiano a nome della cittadinanza offrì un diadema d'argento che tuttora adorna il capo del Padre della Misericordia e decretò che ogni anno si celebrasse a spese del comune il terzo venerdì di novembre.
Sergio Leonardi |