Rimasto nel limbo d’attesa, snobbato per anni, lo storico “Ponte vecchio”, più noto come “Ponte di Cicerone”, potrà finalmente essere messo in sicurezza.
Potrà guadagnarsi e ricevere quegli interventi di tutela e conservazione di cui ormai necessitava, per riparare i guasti di una lenta e continua erosione e arginare i disfacimenti aggravati dal tempo, dalle violente piogge che ultimamente hanno fatto crollare parte della struttura muraria sovrastante.
Lascia perplessi come l’oblio e il degrado si siano nel passato impossessati del contesto naturalistico tutt’intorno all’antica struttura , ove la mano incivile e disordinata ha già guastato a sufficienza, protesa a sbancare lo zoccolo di roccia su cui poggia l’arco del ponte, con in più il “valore aggiunto” (un tocco di contemporaneità accanto all'antico !) della costruzione di una passerella di ferro e un viadotto in cemento armato.
Per salvare il salvabile di quel che resta della magnificenza del ponte, l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, accogliendo i vari e ripetuti appelli, ha disposto un finanziamento di 30 mila euro per “lavori di somma urgenza” volti al risanamento conservativo del Ponte Vecchio di Cerami.
Con soddisfazione è stata accolta dalla comunità locale, e non, la notizia del relativo sostegno economico che proteggerà l’attraente bene storico, unico e raro esemplare di architettura arabo-normanna, sotto la cui magnifica arcata a sesto rialzata scorrono le acque del fiume Cerami che insieme con quelle del Salso vanno sfociare nello Ionio. La lotta intrapresa due anni or sono da giovani volontari ambientalisti, la tenacia, la determinazione e gli S.O.S. lanciati dal prof. Paolo Giansiracusa, Ordinario docente di Storia dell’Arte e teoria del Restauro, hanno avuto esito positivo.
Per il brillante risultato conseguito bisogna anche dare merito e riconoscimento al sindaco di Troina, Fabio Venezia, tramite il cui interessamento è giunta la speranza, l’àncora di messa in sicurezza del ponte.
La somma di 30 mila euro accordata servirà alla Soprintendenza di Enna per intraprendere le attività tecniche e strutturali destinate a strappare al pericolo l’importante monumento medievale.
Carmelo Loibiso |