Lo aveva preannunciato Pasquale Calandra il battagliero sindacalista della UIL FPL che da sempre ha seguito la vicenda dei cinque fontanieri comandati presso Acquenna, tramite il legale avv. Lucia Fascetto avrebbe chiesto al Tribunale di Enna l’emissione di un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento degli stipendi di maggio ai lavoratori. Decreto che in queste ore sarebbe stato notificato al Comune di Nicosia.
La vicenda abbastanza complessa parte dal mese di gennaio quando ai cinque lavoratori non fu rinnovato il comando, a questo punto quali vincitori di regolare concorso pubblico i cinque fontanieri dovevano tornare in forza all’ente comunale, ma qui scatta il contenzioso, lo stesso comune non li rivuole nella pianta organica, paga però gli stipendi fino al mese di aprile, all’inizio del mese di giugno con una delibera di giunta ne ordina il trasferimento.
Il sindacalista Pasquale Calandra contesta tutte queste operazioni messe in atto sia dal gestore idrico sia dal comune, ritiene che i lavoratori siano dei dipendenti comunale a tutti gli effetti fini a quando non verranno trasferiti ad Acquaenna con un decreto del Presidente della Regione Sicilia, quindi deve essere il comune a pagarli mensilmente.
I giudici del tribunale di Enna sembrano dar ragione al sindacato ed ai lavoratori, intimando il pagamento del mese di maggio al comune, sarebbe pronto anche il decreto ingiuntivo per il mese di giugno, ma non si ferma qui l’attività sindacale, pronta anche la documentazione da presentare alla Procura della Corte dei Conti per accertare il danno erariale che il comune di Nicosia starebbe subendo a causa del non utilizzo dei cinque lavoratori.
La vicenda ad oggi ha avuto anche dei risvolti poco piacevoli, i cinque fontanieri ogni mattina si presentano presso il cantiere di Acquaenna, ma non vengono fatti entrare, firmano i fogli di presenza e li inviano via fax al comune di Nicosia che ultimamente li ha pure diffidati ad effettuare ulteriori invii in quando non li ritiene suoi dipendenti, questione che a quanto pare non ha convinto il giudice ennese che infatti ha emesso il decreto ingiuntivo contro il Comune di Nicosia. |