Domenica 8 ottobre è stata inaugurata un’edicola votiva dedicata a San Luca Casale, santo nicosiano vissuto presumibilmente nel IX secolo.
Verso i dodici anni entrò nel monastero di Santa Maria Latina di Agira, dove prese l'abito monastico e in seguito venne ordinato sacerdote. Fu in seguito eletto abate del monastero e fu indotto dal Papa ad accettare la carica, che egli voleva rifiutare per umiltà. Non si sa con sicurezza di quale ordine monastico abbia fatto parte: qualcuno lo dice benedettino, ma è più probabile che sia stato basiliano.
Fu poi colpito da cecità, continuando tuttavia a svolgere le sue attività. La leggenda agiografica racconta che un giorno, dopo aver fatto visita ai parenti, i monaci gli chiesero di predicare in un luogo deserto, facendogli credere di avere avanti una folla di fedeli; dopo la benedizione, sarebbero state allora le pietre a rispondere con il rituale "amen".
Morto in concetto di santità, fu sepolto nella chiesa di San Filippo, nella stessa urna del santo titolare.
La festa liturgica di San Luca Casale è il 2 marzo, a Nicosia, nella chiesa di San Michele Arcangelo è conservata una statua del santo.
Domenica 8 ottobre una moltitudine di fedeli con in testa la confraternita di San Michele Arcangelo è giunta a piedi in pellegrinaggio nei luoghi dove si compì il miracolo delle pietre.
L’edicola votiva sorge in contrada San Luca nel luogo dove avvenne il celebre miracolo ed è stata costruita dall’artista nicosiano Salvatore Tamburello. Presente alla cerimonia, il parroco di San Michele, Felice Calzetta, che ha fortemente voluto questa edicola votiva insieme alla comunità parrocchiale. Presente alla benedizione anche il vescovo della Diocesi di Nicosia, monsignor Salvatore Muratore.
Si è svolto un momento di preghiera ed un ricordo del Santo davanti all’edicola votiva.
Padre Felice Calzetta ha ricordato come una precedente edicola crollò e si decise di costruirne un’altra grazie all’apporto e alle donazioni di un’intera comunità parrocchiale a cominciare dall’artista Salvatore Tamburello, che ha realizzato l’opera in terracotta, Giuseppe Rizzo, che ha donato la roccia su cui sorge l’opera, hanno contribuito anche la ditta La Pietra per la pavimentazione, Nicola Lo Votrico, imprenditore edile, si è occupato della collocazione dell’opera, il fabbro Lino Gagliano ha donato la porta in vetro con dentro l’immagine del Santo e la ringhiera.
Con questa iniziativa si è valorizzata la figura cristiana di San Luca Casale, un santo poco conosciuto, ma che merita senz’altro un serio approfondimento.
Sergio Leonardi |