L’Assessorato regionale ai Beni culturali ha iscritto la “Rappresentazione sacra itinerante la Casazza di Nicosia” nel registro delle eredità immateriali della Sicilia ed esattamente nel libro delle celebrazioni delle feste e pratiche rituali.
Si tratta di un riconoscimento importante per una delle manifestazioni nicosiane riprese dopo oltre 150 anni e che ha riscontrato nelle ultime due edizioni un notevole consenso e partecipazione. L’evento si svolge nel fine settimana che precede le celebrazioni pasquali, si tratta di una rappresentazione itinerante figurata, con personaggi in costume d’epoca divisi in gruppi simboleggianti episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Nel XIX secolo era tra le rappresentazioni sacre più importanti della Sicilia, con circa 4000 figuranti, 36 quadri e 20.000 spettatori provenienti da tutta l’Isola. La tradizione è stata ripresa dal 2016, seguendo fedelmente il testo dal Protonotaro Apostolico della chiesa di San Nicolò don Santo De Luca, riscoperto da Giovanni D’Urso e Salvatore Lo Pinzino e grazie all’apporto dell’Ecomuseo Petra d’Asgotto, del Comune di Nicosia e della maggior parte delle associazioni presenti nel territorio, che con spirito di volontariato, insieme anche a semplici cittadini, sono riusciti nell’intento di rinnovare questa antica tradizione.
Il Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia è stato istituito il 26 luglio 2005 dall'assessorato beni culturali della Regione, secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall'Unesco il 17 ottobre 2003. Si tratta di un catalogo delle espressioni della cultura immateriale della Sicilia, che la Regione Siciliana ha inserito in un apposito elenco, per sottolineare l'importanza che esse hanno per la cultura e tradizione della Regione. Le eredità immateriali rappresentano antiche tradizioni, ma anche soggetti viventi, che spesso non hanno sempre una codificazione "scritta", ma sono tramandate anche oralmente nel corso delle generazioni.
Sergio Leonardi |