Il 20 settembre, gli uomini della Squadra Mobile di Enna, hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, emessa dal Gip presso il Tribunale di Enna, nei confronti del 41 enne P.M.G., pregiudicato anche per reati specifici, gravemente indiziato del reato di atti persecutori, nei confronti di una donna, una libera professionista.
In particolare, il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla donna emanato a carico del predetto, scaturisce dal comportamento dell’uomo, il quale in più occasioni si era appostato sotto casa della donna dove svolgeva la sua professione, la chiamava insistentemente al telefono, la pedinava per la città, in auto ed a piedi. Il comportamento ossessivo aveva ingenerato nella donna un forte timore per la sua stessa incolumità, costringendola a dover essere guardinga ed impaurita.
A tal proposito il Questore di Enna aveva di recente irrogato a carico dell’uomo un ammonimento, a cui però l’uomo non si era attenuto, insistendo a molestare la vittima.
Gli atti persecutori commessi dall’uomo in danno della donna, determinavano gli organi inquirenti ed in particolare la Procura della Repubblica di Enna, nella persona del sostituto procuratore, Francesco Lo Gerfo, che coordina le indagini, il quale, ritenendo gravi ed attuali le esigenze cautelari, avanzava ed otteneva presso il Giudice per le indagini preliminari la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna.
Gli uomini della Squadra Mobile eseguivano a carico dell’uomo la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, ai luoghi frequentati dalla donna ed il divieto di comunicazione in qualsiasi forma (telefonica, mail, missive, ect…), in attesa del proseguimento della vicenda processuale penale. |