Domenica 17 settembre si sono conclusi i tradizionali festeggiamenti della Madonna dell’Aiuto che si venera nella chiesetta di S. Cataldo, nell'omonimo quartiere nicosiano che sorge a nord-ovest di Nicosia.
La Madonna dell'Aiuto è una festa molto sentita e molto popolare, coinvolge non solo l’intero quartiere di San Cataldo, ma un’intera città poiché questa bella Madonna, la cui statua risale alla metà del '900, dai lineamenti purissimi e dal viso dolce e compassionevole, con lo sguardo e la mano destra rivolti verso i fedeli, ispira serenità, fiducia e promette protezione e aiuto.
La chiesa del quartiere, dove si trova la statua della Madonna dell’Aiuto, è intitolata a S. Cataldo, monaco di origine irlandese divenuto vescovo di Taranto e santo molto popolare in età normanna, patrono oltre che della città pugliese anche di Gagliano Castelferrato.
La domenica si sono celebrate le sante messe alle 8, 9:30 e alle 11, alle 12 il simulacro della Madonna dal suo altare è stato posto sul bajardo pronto per la processione serale, si tratta di una cerimonia molto sentita dai fedeli.
Nel pomeriggio dopo la messa delle 18, molto affollata, a stento la piccola chiesa conteneva tutti i fedeli, ha avuto inizio la processione per le vie della città, l’uscita della Madonna dalla chiesa è accompagnata da spari e rullo di tamburi. significativa la fermata all’ospedale, con una sosta per un momento di preghiera.
Alla processione, oltre alla confraternita di san Cataldo, hanno partecipato le confraternite di Sant'Elena, Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo e Nostra Signora dei Raccomandati. Due le lunghissime file di fedeli alcuni completamente scalzi, ma è la moltitudine di persone che segue la processione a destare ogni anno sempre ammirazione.
Suggestivo il rientro in chiesa della Madonna accompagnata dal rullo assordante dei tamburi e da una prima salva di fuochi d’artificio.
A fine processione un grandioso ed imponente spettacolo pirotecnico, probabilmente tra i più belli da ammirare per la lunghezza e la varietà dei fuochi.
Sergio Leonardi |