Oggi e domani il popolo ceramese rende omaggio alla Madonna della Lavina, facendo rivivere fra spiritualità e folklore una tradizione antica, pressoché unica in tutto il circondario ove particolarmente diffuso è il culto della beata Vergine di Cerami.
Già da ieri notte, il sentimento di devozione ha portato una folla di pellegrini che a piedi, per voto, da Troina, Nicosia, Capizzi e Gagliano, hanno raggiunto sul fondo valle il grazioso santuario diocesano, intitolato alla Lavina. Qui, come ormai si ripete da secoli, si aprono stamani (7 settembre) le solenni liturgie in onore della Madonna. Tra canti, suoni di tamburi, di banda musicale e frastuono di spari, si snoda il corteo, aperto da giovani donne in abito greco-romano, con al seguito le “bannère” d’alloro” e la moltitudine dei fedeli e pellegrini che accompagnano per le vie del paese il quadro della Madonna della Lavina.
La tradizione, citata dal Pitrè in “Feste patronali della Sicilia”, vuole che il culto per la Lavina sia legato al ritrovamento di un quadro raffigurante la Madonna allattante (Virgo lactans) il figlioletto Gesù. Dal sito del ritrovamento (il fluviale Lavina), l’effigie prese, appunto, il nome di Madonna della Lavina, al cui culto, secondo la credenza popolare, sono legati prodigiosi eventi. Sul luogo della scoperta fu costruita una chiesetta. La raffigurazione, dipinta su lavagna a forma ovale (opera ultimamente attribuita a Pietro Novelli) è una copia per concetto simile, e forse più espressiva, di quella ritrovata di cui parla la leggenda, accomunata alla non dubbia esistenza di un vecchio monastero (1531) delle benedettine, dalle cui rovine, sotto l’impeto di un forte temporale, emerse il quadro della Vergine. Infelici manomissioni, come pure gli eventi bellici del 1943 –ci documenta lo storico Luigi Anello– hanno fatto perdere alla chiesa il suo antico splendore.
Se oggi il tempio sacro risplende di bellezza, lo si deve alla volta ornata dal genio pittorico di Cesare Di Narda e alle tele museali, firmate da riconosciuti artisti (Abate, Bertocci, Ceccotti, Di Narda, Trovato) che impreziosiscono le pareti della chiesa elevata a santuario diocesano. L’atmosfera della festa, scandita in anticipo da un novenario di riti e veglie, continua per l’intera giornata di oggi, fino a sera, quando a ritroso di processione, il quadro della Madonna, portato a spalla dai devoti, fa il ritorno nella sua dimora, sottolineato dallo spettacolo pirotecnico. A concludere i festeggiamenti mondani, l’atteso concerto della famosa cantante napoletana, Anna Tatangelo.
Carmelo Loibiso |