Si sono svolti a Capizzi i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio da Padova. Le celebrazioni, dopo quelle dedicate a San Giacomo, sono le più importanti per il piccolo centro nebroideo.
Le celebrazioni sono iniziate il primo settembre con la benedizione del pane e la discesa del santo dall’altare, posizionato sulla vara. Nella notte intorno alle 4 la partenza per la località “Cannedda”, per il pellegrinaggio a piedi e a cavallo.
Il 2 settembre in questa località viene celebrata la messa dall'arciprete don Gino Cardella. La storia narra che Sant'Antonio abbia sostato e riposato una notte intera in questi posti.
Era la primavera del 1221. E sono numerosissimi i fedeli che a piedi scalzi e a cavallo intraprendono il lungo viaggio attraverso i boschi dei Nebrodi per raggiungere questo posto in cui è stata realizzata una nicchia raffigurante il santo.
Nel pomeriggio intorno alle 18 la cavalcata fa rientro a Capizzi in un clima di festa e con la banda musicale al seguito, sfila pure lo stendardo e la bandiera della venerabile confraternita di Sant'Antonio. Si tratta della celebre 'ntrata da 'ddauru con l’arrivo degli urdunara. Alle 19,30 ha inizio la breve processione con la vara di Sant'Antonio fino alla chiesa madre.
Il tre settembre, è il giorno della festa, la processione comprende anche la Madonna delle Grazie. Dopo il rientro della Madonna nella sua chiesa la processione di Sant Antonio riprende il suo lungo percorso. La celebrazione è sicuramente meno folkloristica rispetto a quella di luglio per San Giacomo, ma non per questo meno emozionante e suggestiva.
Sergio Leonardi |