Sembrava imminente la presentazione della mozione di sfiducia al sindaco Sergio Malfitano da parte di otto consiglieri che, dopo averla scritta e fatta visionare ad un legale, stava per essere protocollata per essere calendarizzata e discussa in consiglio.
La mozione di sfiducia per essere presentata ha bisogno di essere sottoscritta da almeno otto consiglieri, in una riunione preliminare sembrava che questo numero fosse stato raggiunto, invece nell’ultima riunione prima dell’atto di protocollazione sono venuti a mancare due firmatari, i consiglieri eletti nella lista civica Polo Nicosia Bruno e Fiscella.
Mancavano all’appello anche i due consiglieri di Articolo 4 Mancuso Fuoco e Pidone che avevano annunciato la loro sfiducia all’attuale amministrazione.
Mancando i presupposti la mozione di sfiducia diventa impresentabile, un’altra riunione tra i sei firmatari, Bonfiglio, Bonelli, Giacobbe, La Giglia, Lizzo e Vega e gli assenti dovrebbe essere riconvocata durante la prossima settimana.
Nel momento in cui verrà protocollata, il presidente del consiglio Maria Di Costa dovrà porla all’ordine del giorno non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla data di protocollo. In aula per ottenere l’approvazione dovranno essere 14 i consiglieri che voteranno a favore.
In città nel frattempo avvengono strani fenomeni e manovre pre-elettorali, girano nomi di candidati alla poltrona di primo cittadino con tanto di liste di assessori, ma se una mozione di sfiducia stenta a trovare il consenso di otto consiglieri per essere presentata, non parliamo poi di trovare i 14 pronti a votarla in aula, forse qualcuno ha venduto troppo presto la pelle dell’orso prima che venga ucciso. |