Grande preoccupazione tra i lavoratori dell’ospedale di Nicosia per gli atti che la direzione dell’Asp di Enna sta predisponendo in questi giorni per ricollocare alcuni dipendenti dei reparti soppressi in altre strutture. Si vocifera che già da venerdì i reparti di cardiologia e pediatria potrebbero chiudere. Il personale verrà ricollocato in altri reparti, la direzione dell’Asp studiando la possibilità di una ricollocazione momentanea in attesa che dalla Regione arrivino altre notizie.
Gli atti dell’Asp di Enna sono dovuti dopo che la stessa il 3 maggio aveva recepito il decreto assessoriale 629/2017, ovvero quello riguardante il riordino della rete ospedaliera siciliana. Nella delibera l’azienda adeguava l’atto aziendale alle disposizioni previste dal decreto assessoriale, riservandosi di apportare le opportune modifiche.
Modifiche che a fine maggio l’Asp di Enna aveva concordato con l’Assessorato regionale alla Sanità in sinergia con i sindacati ed i sindaci dei Comuni di Nicosia, Capizzi, Cerami, Gangi, Gagliano, Gangi, Sperlinga e Troina, insieme al comitato Pro Ospedale. Queste promesse riguardavano i posti letto di Chirurgia che da day hospital dovevano trasformarsi in posti letto ordinari. Il salvataggio dell’Unità operativa semplice di Cardiologia annessa a medicina Generale insieme all’Unità semplice di Pediatria.
Promessa anche l’Unità operativa complessa di Direzione Sanitaria. Nell’elenco delle modifiche anche l’inserimento degli O.B.I. (Osservazione breve intensiva) per il Pronto Soccorso, così come previsto dal decreto Balduzzi e anche i posti per la terapia intensiva post operatoria. Una fiera dei sogni e delle promesse che ad oggi non è stata realizzata, nel totale silenzio delle istituzioni locali e del Comitato Pro Ospedale.
Ad oggi il decreto assessoriale 629/2017 è pienamente in vigore, non risultano lavori o convocazioni in corso della VI commissione all’Ars ed i politici regionali sono impegnati nella campagna elettorale per il rinnovo dell’assemblea regionale, per cui sembra abbastanza improbabile un interessamento a breve termine. La sanità diventa un argomento da giocarsi in campagna elettorale come ennesima promessa per gli allocchi. In pratica dopo tre mesi il silenzio è calato pesantemente su questa triste vicenda.
L’Asp di Enna recependo totalmente il decreto ministeriale ha di fatto confermato anche i tagli ai diversi reparti nei tre ospedali di Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina ed il rafforzamento dell’ospedale di Enna. In particolar modo per Nicosia prevista la soppressione di cardiologia e pediatria, previste solo due unità operative complesse, medicina generale ed ortopedia e tre semplici, ostetricia e ginecologia, geriatria e neonatologia. Chirurgia generale viene declassata a struttura semplice dipartimentale. Previsti anche i reparti per recupero e riabilitazione funzionale, neuro riabilitazione, lungodegenti, radiologia, centro trasfusionale, laboratorio d’analisi, pronto soccorso, anestesia, e farmacia.
Oltre il danno la beffa se si pensa che appena il 14 luglio sono stati consegnati i locali del terzo e quarto piano dell’ala est dell’ospedale Basilotta appena ristrutturati e proprio al quarto piano si doveva collocare l’Unità operativa di cardiologia.
Sergio Leonardi |