La corte d’Appello di Caltanissetta ha emesso una sentenza avversa all’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia che rischia di mandarla in dissesto. Si tratta di una vicenda che risale al lontano 1989 quando l’azienda bandì un concorso per costituire l’organico di vigilanza dell’ASSP composto da un capo agente e tre agenti di custodia. Nel 2000, dopo diverse vicissitudini amministrative, le procedure concorsuali si conclusero e risultò vincitore del concorso per capo agente di custodia Francesco Modica, che accettò l‘incarico. L’assunzione venne rinviata al 2001, ma non fu mai formalizzata.
Francesco Modica, difeso dal’avvocato Filippo Giangrasso, inizia una causa dinnanzi alla sezione lavoro del Tribunale di Nicosia e nel 2014 arriva dal Tribunale di Enna, che nel frattempo accorpò quello di Nicosia, la sentenza di primo grado che rigettava le richieste avanzate da Modica, condannandolo al pagamento delle spese processuali. Il Tribunale di Enna accolse le richieste dell’avvocato dell’Assp, Giambattista Lo Pinzino, che chiedeva la nullità della delibera per la mancanza di fondi da parte dell’Assp, il concorso fu infatti bandito senza copertura finanziaria e l’assunzione era subordinata, secondo la delibera, all’erogazione di un finanziamento da parte dell’Assessorato regionale Agricoltura e foreste, che garantiva le spettanze, ma che non fu mai erogato.
La Corte d’Appello di Caltanissetta ha ribaltato il giudizio di primo grado ed ha condannato l’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia al risarcimento del danno quantificato con le retribuzioni non percepite dal 2009, contributi pensionistici non versati e Tfr maturato e aggiungendo gli interessi legali, la cifra sfiora il mezzo milione di euro, a cui si aggiungono le spese processuali dei due gradi di giudizio che ammontano a 9.500 euro.
L’Assp di Nicosia ha dato mandato all’avvocato Carmelo Panatteri di proporre ricorso in Cassazione e di far causa a Francesco Modica per “indebito arricchimento”, in quanto attualmente assunto a tempo indeterminato presso il Comune di Agira.
Sergio Leonardi |