Iniziano le grandi manovre per la costituzione di un libero consorzio tra comuni dopo che la legge varata dall’Assemblea regionale l’11 marzo scorso, con l’abolizione delle Province, com’è noto, ha istituito altrettanti Liberi consorzi dei Comuni, rinviando l’assetto definitivo all’autunno, quando il governo Crocetta dovrà presentare il ddl che definisce competenze e funzioni da trasferire ai nuovi organismi.
Da diverso tempo sono state mese in campo strategie con riunioni anche informali dalle quali sono uscite diverse ipotesi. Nicosia ad oggi era rimasta fuori da questi giochi e solo negli ultimi tempi l’amministrazione si sta guardando intorno per capire quale strada intraprendere. Sostanzialmente due sono le strade la prima quella che porta alla Madonie con Termini Imerese capo fila.
Un’altra strada che appare più percorribile vedrebbe allargata l’ex provincia di Enna verso i comuni dell’area del messinese che vanno da Mistretta a Capizzi fino a Santo Stefano di Camastra. Un percorso che si era intrapreso già nei mesi scorsi con la lotta per il tribunale e che aveva visto molti di questi comuni stringersi attorno ad una lotta comune per salvare il presidio di giustizia di un intero territorio.
Il sindaco di Valguarnera Sebo Leanza, nei giorni scorsi, aveva chiamato a raccolta i sindaci dell’ennese, per quella che sembra possa diventare una nuova sfida epocale, il sindaco di Nicosia Sergio Malfitano ha raccolto l’invito ed organizzato un primo incontro, presso l’aula consiliare con i sindaci dell’ennese e di nove comuni del messinese. Incontro interlocutorio che rimanda a quello molto più importante del 25 giugno quando ad Enna si terrà un consiglio comunale allargato a tutti i comuni interessati a costituire il libero consorzio di Enna.
Buona la presenza di sindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali di quasi tutti i comuni invitati che hanno potuto confrontarsi liberamente e senza remore, mettendo in campo i pro ed i contro, emerse perplessità da parte dei piccoli centri che temono si essere fagocitati dai grandi soprattutto nei pochi servizi rimasti, ma rassicurazioni vengono dal sindaco di Enna che è stato in questi mesi il grande promotore per l’apertura ai centri del messinese che porterebbe l’ex provincia di Enna al tanto agoniato sbocco al mare. Il primo cittadino ennese, Paolo Garofalo, ha puntato essenzialmente sull’unione del territorio che renderà più forte il nascente libero consorzio, rassicurando gli altri amministratori che il rapporto tra tutti i centri che aderiranno sarà paritetico.
In questa prima fase sarà fondamentale l’informazione da dare alla cittadinanza dei singoli comuni, che entro settembre, se non ci saranno altre proroghe, dovrà esprimersi con un referendum sull’adesione al libero consorzio che gli verrà proposto.
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