Si è insediato il 3 agosto il tavolo tecnico sulla Nord-Sud, la strada dei due mari, una delle più grandi opere pubbliche incompiute siciliane, che dovrebbe collegare nelle migliori intenzioni Santo Stefano di Camastra a Gela. Presenti i dirigenti dell'Anas e dell'Assessorato alle Infrastrutture nelle persone del dirigente generale Fulvio Bellomo e dell'assessore regionale Luigi Bosco. Presenti il sindaco di Assoro, Giuseppe Bertini, il sindaco di Leonforte, Francesco Sinatra, Nando Zappia, assessore del Comune di Nicosia ed il deputato regionale del PD, Mario Alloro.
Sostanzialmente nessuna novità rilevante è uscita dal tavolo tecnico rispetto a quanto stabilito il 4 aprile 2017 con una delibera della giunta regionale firmata dal presidente Rosario Crocetta, con la quale si era dato vita all’Accordo di Programma Quadro Rafforzato (APQ), ovvero una serie di interventi sulla rete viaria siciliana che vedono coinvolti diversi soggetti. Oltre alla Regione Siciliana, l’Anas gestore delle rete viaria, il Ministero delle Infrastrutture e trasporti e l’Agenzia per la coesione territoriale. In questo accordo si prevedono una serie di interventi e si individuano poco più di 480 milioni di euro per cinque lavori già finanziati. Per altri interventi sulla rete viaria gestita dall’Anas vengono revisionate le progettazioni.
Con l’APQ si potrà finanziare ed avviare immediatamente i lavori del lotto B5. Il lotto fu finanziato con una delibera Cipe del novembre 2015 per circa 88 milioni di euro. Superate anche le problematiche relative alle varianti del lotto B4b i cui lavori ripartiranno in tempi brevi.
Nulla di fatto per i famigerati lotti C1, C2 e C3, circa 28 km, il cui costo si aggira sul miliardo e 300 milioni di euro, di cui 600 milioni solo per il lotto C1. Questi lotti avrebbero collegato Nicosia all’autostrada Catania-Palermo nel tratto di Mulinello. Tra il 2007 ed il 2012 erano arrivate anche le autorizzazioni per il progetto esecutivo, i costi però previsti erano saliti a circa 900 milioni di euro, con un costo per chilometro di 32 milioni di euro a causa del contesto geologico ritenuto problematico.
Nell’accordo quadro si è deciso di effettuare studi e progetti per la manutenzione del tratto esistente che da Nicosia conduce a Leonforte, abbandonando il progetto iniziale ritenuto troppo oneroso.
Nonostante il finanziamento Cipe del lotto ottenuto nel 2011, i 500 milioni sono serviti da “bancomat” per la Regione, stornati e destinati verso altre “priorità”, un gioco delle tre carte che di fatto ha lasciato nell’isolamento la zona nord della provincia di Enna.
A nulla serviranno questi tavoli pre-elettorali, la situazione è ben chiara e sotto gli occhi di tutti, le popolazioni della zona nord della vituperata provincia di Enna dovranno accontentarsi di semplici manutenzioni sulla statale 117, qualche gettata di asfalto, un guardrail nuovo e tutti saremo felici e contenti.
Sergio Leonardi |