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Consegnata al Ministro della Giustizia Andrea Orlando la relazione finale sulla nuova geografia giudiziaria redatta dal Gruppo di Lavoro presso il Gabinetto del Ministro, costituita con Decreto Ministeriale il 19 settembre 2013 dall’allora Guardasigilli Anna Maria Cancellieri.
Al Gruppo di Lavoro era attribuito il compito di monitorare lo stato di realizzazione della riforma introdotta dai decreti legislativi n. 155 e n. 156 del 2012, rilevare eventuali criticità e proporre idonee soluzioni organizzative e normative, da adottare nell’arco di tempo concesso per l’emanazione dei decreti correttivi.
La commissione è presieduta dal vice capo dipartimento per gli Affari di Giustizia Annamaria Palma Guarnier ed è composta da 8 membri. Al suo interno, oltre a magistrati ed esperti del Ministero, un rappresentante dell’avvocatura e un rappresentante dell’Anci.
Per quanto riguarda il distretto di Caltanissetta che comprende i Tribunali di Enna e Nicosia si legge:
“Nel corso dell’audizione, il Sindaco di Nicosia, dopo avere evidenziato le gravi carenze infrastrutturali che non rendono agevole raggiungere Enna, sede del Tribunale che ha accorpato Nicosia (carenze riconducibili all’assenza di strade percorribili, di mezzi di trasporto e di rete ferroviaria), ha depositato una bozza provvisoria di progetto normativo alla quale viene allegata una mappa di un nuovo Tribunale, definito “Tribunale di montagna” nel cui circondario dovrebbero convergere alcuni comuni del distretto di Messina – compresa Mistretta sede di Tribunale soppresso – alcuni comuni appartenenti al distretto di Caltanissetta e numerosi comuni (San Mauro Castelverde, Petralia Sottana, Geraci Siculo, Castellana Sicula, Petralia Soprana, Ganci, Blufi, Bompietro, Alimena) facenti parte del circondario di Termini Imerese, Distretto di Palermo.
C’è tuttavia da tenere in considerazione che il Presidente del Tribunale di Enna nella relazione del 9 aprile 2014, ha dichiarato che l’espletamento presso il Tribunale accorpante di Enna dell’attività giudiziaria già svolta dal Tribunale di Nicosia “è avvenuto per intero in base alla già fissata data del 15.9.2013; che i magistrati in servizio presso il soppresso Tribunale di Nicosia hanno tutti regolarmente assunto le proprie funzioni presso il Tribunale di Enna contemporaneamente all’avvenuta soppressione; che analogamente è avvenuto con riferimento al personale amministrativo in servizio presso il Tribunale di Nicosia; che tanto i giudici quanto il personale amministrativo hanno ormai trovato idonea collocazione” presso i locali del Tribunale accorpante; che è stato ultimato anche il trasloco dei mobili e degli archivi (salvo una parte dell’archivio remoto non di immediato utilizzo) esistenti presso il Tribunale di Nicosia; che è prevista a breve la riconsegna dei locali di Nicosia al Comune, con esclusione dell’archivio storico del soppresso Tribunale, per il quale l’ente locale non ha ancora reperito locali idonei ad ospitarlo.
L’accorpamento del soppresso Tribunale di Nicosia al Tribunale di Enna è avvenuto in piena coincidenza con la data di efficacia della riforma ed in assenza di qualsiasi criticità. A distanza di pochi mesi dall’avvio della revisione delle circoscrizioni, l’organizzazione della nuova struttura giudiziaria venutasi a creare a seguito dell’accorpamento è pienamente operante e stabilizzata ed è realizzata l’integrazione dei magistrati e del personale amministrativo. Deve, inoltre, segnalarsi che il distretto di Caltanissetta, a fronte di un complessivo bacino di utenza di soli 422.000 abitanti, era costituito da 4 tribunali (Caltanissetta, Enna, Gela e Nicosia), tutti di piccole dimensioni, dei quali in particolare quello di Nicosia era il più piccolo e si poneva al di sotto di tutti i parametri selezionati, per sopravvenienze annue totali degli affari, civili e penali, pari a soli n. 2.351 affari, per pianta organica dei magistrati, composta da 8 unità, per carico di lavoro pro capite, pari per magistrato a n. 239,9 procedimenti. Quanto al bacino di utenza, era di soli 72.184 abitanti e pertanto ponendosi al di sotto della soglia dei centomila, valgono le considerazioni già esposte in precedenza al riguardo. Si segnala, inoltre che la distanza tra Enna e Nicosia è di 42 chilometri.
Quanto alla proposta istituzione del “Tribunale di montagna”, è del tutto indimostrato che un’operazione di così alto impatto - trattandosi di un Tribunale con bacino di utenza su ben tre diversi distretti, Palermo, Messina e Caltanissetta - possa costituire un utile presidio giudiziario sotto il profilo dell’efficienza e della consistenza dimensionale, in considerazione delle modeste dimensioni del Tribunale di Nicosia e di quelle del soppresso Tribunale di Mistretta (quest’ultimo in assoluto il più piccolo Tribunale d’Italia, con indici davvero minimi, sopravvenienze annue totali, civili e penali, nel quinquennio 2006-2010 di soli n. 1.518 affari a fronte della media nazionale di oltre 18.000, pianta organica del Tribunale di 6 magistrati, carico di lavoro n. 253 affari pro-capite a magistrato a fronte di una media nazionale di n. 638, bacino di utenza di 20.732 abitanti, ben al di sotto del limite dei centomila). In ogni caso, la questione relativa alla costituzione del ‘Tribunale di Montagna’, così come quella relativa all’istituzione del Tribunale di Olbia, non può essere oggetto di un decreto correttivo ed esula dalla competenza di questo Gruppo di lavoro.” |
